CALTANISSETTA – I consiglieri comunali del PD, Francesco Dolce ed Annalisa Petitto, hanno presentato, nella giornata di Martedì, un’interrogazione consiliare sulla chiusura del Museo Mineralogico e Paleontologico della Zolfara.
Agli scriventi risulta infatti che il Museo sia oggi visitabile soltanto su richiesta, previa prenotazione, non tutti i giorni, soltanto di mattina e certamente non nei giorni festivi, limitazioni che rendono la struttura praticamente non fruibile a quanti lo volessero.
Considerato che oggi, finalmente, si parla concretamente di un percorso che valorizzi l’epopea della civiltà mineraria, di cui la nostra città è stata la capitale, per numero di occupati e per il gran numero di siti minerari, non è assolutamente accettabile, ad avviso dei due consiglieri, che le poche strutture che potrebbero svolgere un ruolo di attrazione e di volano per la nostra asfittica offerta turistica, non vengano utilizzate per creare quel percorso virtuoso che possa creare sviluppo e conoscenza dei nostri numerosi giacimenti culturali (come ad esempio Gruppi Sacri e Settimana Santa, Miniere e Rete Museale, filiera dei prodotti enogastronomici e della produzione artigianale, Riserve Naturali, Castelli e Beni Culturali).
La gestione del Museo, di cui è proprietaria la ex Provincia Regionale, è stata affidata all’Istituto Mottura attraverso la stipula di una convenzione che prevedeva clausole che garantissero la sua piena utilizzazione.
Considerato che per circa dieci anni il museo è rimasto aperto e, per quello che risulta ai sottoscrittori dell’interrogazione, senza alcun aggravio di spesa a carico degli enti pubblici, i due consiglieri hanno interrogato il sindaco per chiedere quale motivazione e quale autorità abbia deciso di non utilizzare una struttura funzionante già a tempo pieno, con migliaia di visitatori e che rappresenta un volano per promuovere quel turismo culturale e di nicchia su cui il nostro territorio dovrebbe puntare.
Dolce e Petitto chiedono all’amministrazione comunale di superare le difficoltà insorte e convocare, a tale scopo, un tavolo tecnico-politico con la presenza di tutti gli Enti interessati: Scuola, ex Provincia, Soprintendenza e associazioni come l’Associazione dei Periti Minerari che da anni lavora per la valorizzazione del Museo, l’Ass. Amici della Miniera, la Pro-Loco e la Ass. Rete Museale e tutte quelle associazioni che potrebbero garantire personale volontario per la custodia e l’apertura del Museo, al fine di consentire la piena utilizzazione di questa importante struttura.