Interrogazione Azzurra Cancelleri su punto nascite Mussomeli

ROMA – “Ho nuovamente invitato il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin a venire in Sicilia per rendersi personalmente conto di quanto grave e scellerata sia la decisione di chiudere il punto nascite a Mussomeli.
Spero che anche questa volta la mia richiesta, che ho rivolto anche ad una delegazione del ministero, non cada nel dimenticatoio”. Lo dice Azzurra Cancelleri, deputato alla Camera del M5S che ha presentato un’interrogazione al rappresentante del Governo Renzi che “evidentemente ignora l’importanza strategica che il punto nascite di Mussomeli ha per l’intero territorio del vallone. Inoltre – dice – i già noti problemi alla viabilità, di cui ho informato più volte il Governo, potrebbero compromettere il diritto ad avere accesso alle cure necessarie per le partorienti costrette a spostarsi, anche in situazioni di emergenza, coi mezzi per
raggiungere il presidio ospedaliero più vicino”.
“La decisione ministeriale che ha decretato la chiusura del punto nascite di Mussomeli – prosegue la Cancelleri – potrebbe essere revocata, se solo questo Governo stanziasse e vincolasse i fondi necessari per porre in condizioni di sicurezza stabilite dalla legge la struttura ospedaliera. La riorganizzazione della rete assistenziale materno – infantile è frutto di una decisione scellerata. Non si può e non si deve tagliare la
spesa pubblica sulla sanità. Il diritto alla salute è primario. Per queste ragioni – ribadisce – continuerò a mantenere alta, in aula, l’attenzione su questa insensata decisione, garantendo la mia disponibilità a lavorare al fianco delle associazioni e dei comitati cittadini che protestano da mesi”.
La portavoce del M5S ha anche sollecitato la Regione Sicilia perché “si attivi nel più breve tempo possibile il sistema di trasporto assistito materno (STAM) e il sistema di trasporto in emergenza del neonato (STEN)”, secondo quanto previsto nell’accordo denominato “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”.

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