CALTANISSETTA – Si è svolto lo scorso 27 maggio il convegno dal titolo “Interconnessioni Familiari…un percorso di rigenerazione per far fronte alla Violenza”. Obiettivo della giornata discutere e confrontarsi sul tema della violenza di genere, estesa non solo alle vittime, solitamente rappresentate dalle donne, ma anche a coloro che questa violenza la perpetrano e a chi è costretto ad assisterla: i minori. Si è posta l’attenzione sulla fascia evolutiva, i primi due anni di vita dell’individuo fondamentali per la formazione dello stesso.
Importante anche il focus sugli autori delle violenze, l’aiuto alla famiglia richiede l’intervento sui singoli componenti a livello di sistema.
L’appuntamento è stato organizzato dal Centro uomini autori o potenziali autori di violenza (Cuav) per le province di Caltanissetta, Enna e Ragusa, uno dei servizi della cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta.
Nella meravigliosa location del teatro Regina Margherita si sono avvicendati gli interventi del procuratore generale della Corte d’appello di Caltanissetta Fabio D’Anna, del primo dirigente della Polizia di Stato Patrizia Pagano, del direttore Udepe Emanuele Leotta, della dottoressa Roberta Leonardi del Pronto soccorso del S. Elia, dell’assistente sociale del Comune di Caltanissetta Rossana Andolina, del dirigente scolastico Vito Parisi, del pediatra Giuseppe Petrotto, del direttore de Dipartimento di Salute mentale Massimo Cacciola, della presidente dell’associazione Galatea centro antiviolenza Valentina Matraxia, della psicologa responsabile della casa rifugio a indirizzo segreto Stefania Curatolo, della psicoterapeuta responsabile Cuav Maria Concetta Muscò.
Moderatore lo psicologo e psicoterapeuta Piero Andrea Cavaleri.
Durante il convegno anche alcuni momenti toccanti come la lettera scritta da un uomo maltrattante e letta dall’attore Francesco Miceli. Inoltre, momenti ricreativi ed espressivi.