L’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi e l’assessore regionale alla Famiglia Gianluca Miccichè hanno deciso di avviare un nuovo, originale ed attualizzato modello di welfare incentrato sulla definizione del “sistema unico di interventi sociosanitari”, intendendo concretamente superare l’attuale frammentarietà dei due ambiti di competenza che negli anni ha spesso determinato disservizi, disallineamento delle risorse disponibili a discapito dei reali bisogni della popolazione. Prende corpo così il documento congiunto “Piano delle Azioni e dei Servizi Sociosanitari e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie”, posto all’attenzione della VI Commissione legislativa all’ARS, con il quale la Regione Sicilia disciplina e razionalizza il funzionamento dei servizi sociosanitari per il dimensionamento dell’offerta e l’uso delle risorse da destinate alla continuità assistenziale. A quest’attività, gli Assessori Gucciardi e Miccichè, hanno indirizzato il lavoro dei propri uffici che oggi seguono, in modo coordinato e sinergico, le procedure necessarie all’attuazione dei percorsi assistenziali rispondendo anche ai vincoli posti dagli indirizzi ministeriali.
“Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto in sinergia con l’assessore della Famiglia. Intendiamo confermare pienamente – dice Gucciardi – il nostro impegno nel dare risposte al fabbisogno di salute espresso dai territori e garantire a tutti i cittadini i livelli di assistenza riducendo il rischio di inappropriatezza. Un sistema di prestazioni, quindi, che intervenga con percorsi di cura specifici in grado di offrire un’alternativa al ricovero, promuovendo così la salute dell’anziano, del disabile, del minore ”
Soddisfatto anche l’assessore Miccichè: “un obiettivo fondamentale centrato con piena collaborazione con l’assessore della Salute. In questo modo qualifichiamo i servizi sociali nella più ampia azione delle politiche sociosanitarie, così come anche indicato dalla Legge 328/2000. Un reale contributo per garantire l’inclusione sociale, socio-riabilitativa e lavorativa delle persone vulnerabili, la continuità degli interventi assistenziali e sociosanitari nei Piani di Zona e la valorizzazione delle IPAB nel nuovo sistema di servizi.