Incontro alla “Casa delle Culture e del Volantariato” in memoria di “Kashmir, il vulcano silente”

CALTANISSETTA – Grande successo giorno 11 febbraio 2018 alla quinta edizione dell’incontro dedicato alla memoria dell’eroe del
Kashmir Maqbool Butt intitolato “Kashmir, il vulcano silente” presso la “Casa delle Culture e del Volantariato” di
Caltanissetta.
L’associazione di Promozione Sociale “Migranti Solidali” di Caltanissetta, ha organizzato per il quinto anno
consecutivo l’appuntamento dedicato alla memoria di Maqbool Butt, eroe e simbolo del Kashmir, ucciso 34 anni fa
dalle autorità indiane poiché lottava per l’indipendenza del proprio Paese conteso tra India, Pakistan e Cina.
Come tutti gli anni, il dibattito è stato moderato dal presidente di “Migranti solidali” Toseef Ahmed Khan, il quale ha
tradotto ai non italofoni i contenuti espressi dai relatori, i quali hanno voluto sottolineare l’importanza del ricordo e
della sensibilizzazione verso una questione che purtroppo risulta ignorata dalla comunità internazionale.
Quest’anno l’evento è iniziato con le note di un inno patriottico kashmiri cantato dalla giovanissima Zufishan
Mumtaz. Il canto di Zufishan raccontava l’esigenza di rompere le catene della schiavitù, la speranza che la
popolazione porta nel cuore di un’indipendenza possibile.
Si ringraziano gli intervenuti per il loro fondamentale contributo: l’assessore alle politiche sociali e giovanili Carlo
Campione ha voluto sottolineare l’importanza del sostegno reciproco tra la comunità locale e i migranti presenti sul
territorio promuovendo il Protocollo d’Intesa che il Comune di Caltanissetta ha sottoscritto con la Prefettura al fine
di favorire le attività di volontariato dei migranti. Il professore Alberto Maira, Presidente dell’istituto Testasecca, ha
affrontato il tema della libertà di religione, troppo spesso negata. Per rappresentare il Centro d’accoglienza
straordinaria “Madre Speranza” sono intervenuti il Presidente, Padre Alessandro Giambra e Direttore, dott. Vizzini
i quali da tantissimi anni sono impegnati nel sostegno dei richiedenti asilo ospiti della loro comunità ma anche
all’esterno della stessa. Lo storico Salvatore Falzone ha descritto l’importanza strategica del Kashmir e le
motivazioni storiche ed economiche per cui il Paese è conteso tra Pakistan, India e Cina. L’intervento della
dott.ssa Castiglione era intitolato “lo stereotipo che uccide” ed ha raccontato degli atti di violenza indiscriminata di
cui sono stati vittima i siciliani in America, augurando al popolo kashmiri di ottenere la propria indipendenza nel più
breve tempo possibile. La parola è passata poi al padrone di casa, il dott, Filippo Maritato il quale ha manifestato
tutta la sua gratitudine ai ragazzi non italiani che collaborano con le attività della “Casa delle Culture e del
Volontariato”.
La platea ha ascoltato le testimonianze di Kehkshan Mumtaz e Qamroosh Mumtaz, figlie di un rifugiato politico del
Kashmir, Wasim Shah e Raja Majid, richiedenti asilo politico.
A concludere i lavori è’ stato il dott. Di Noto, il quale ha dimostrato massimo sostegno alla lotta per l’indipendenza,
promettendo ai kashmiri in sala che porterà avanti la questione del Kashmir, sperando anche nell’intervento della
comunità internazionale.
La serata è terminata con la consueta degustazione di piatti tipici asiatici, preparati da alcuni ospiti del centro di
accoglienza straordinario “Madre Speranza”, che si ringrazia per la collaborazione.

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