Inaugurato il nuovo anno giudiziario

CALTANISSETTA – Carenza di magistrati negli uffici giudicanti e requirenti, affiancata dall’ erosione del personale amministrativo in servizio, la possibile soppressione della Corte d’Appello e il timore che ciò dia un colpo mortale al sistema economico locale, la corruzione dilagante nella Pubblica Amministrazione, la presenza della mafia sempre pronta a rigenerarsi. Questo lo scenario che si evince dalla relazione del presidente della Corte d’Appello Salvatore Cardinale illustrata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario alla presenza del vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e del capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia Giovanni Melillo.

“Questa Corte d’Appello costituisce un simbolo e un crocevia di esperienze di forte impatto per il territorio siciliano che sono andate viepiù assumendo una valenza e una portata generale per l’intero ordine giudiziario” ha esordito così il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini spiegando le ragioni della sua scelta di presenziare all’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Caltanissetta che comprende anche i tribunali di  Gela ed Enna. Ragioni legate alle indagini su Palermo, alla lotta alla mafia, alla verità sulle stragi e alla presenza del presidente Sergio Mattarella alla commemorazione di Livatino e Saetta. Una visita attesa  anche per avere notizie sul futuro della Corte d’Appello.

Il pericolo del terrorismo internazionale è la sfida alla quale magistratura oggi è chiamata, un aspetto sul quale si è soffermato il procuratore generale Sergio Lari. Altro tema ricorrente durante la cerimonia quello della questione morale. Tra i tanti interventi anche quello del segretario distrettuale della Confsal Unsal Vincenzo Falsone che dopo 41 anni di servizio come cancelliere della procura generale ha salutato il mondo della giustizia. Presente anche il mondo scolastico con una rappresentanza dell’istituto Galileo Galilei e del liceo scientifico A. Volta.

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