SAN CATALDO (CL) – Da oggi la salma n. 241 del migrante eritreo, di cui non si conosce né l’identità né il sesso, vittima del naufragio del 3 ottobre del 2013 nel mare mediterraneo nelle vicinanze delle coste di Lampedusa seppellita al cimitero comunale di San Cataldo avrà un nome: Ghanet, ossia paradiso.
L’Amministrazione Comunale sancatalede in occasione della “Giornata mondiale del migrante e del rifugiato politico” ha voluto commemorare le vittime di quella tragedia con una cerimonia. Numerosi i presenti per l’occasione, oltre alle autorità civili, militari e religiose anche una rappresentanza degli studenti di tutte le scuole cittadine, degli ospiti dell’Ipab di San Cataldo e del progetto Sprar, l’Imam dei musulmani presenti in città, il diacono Michele Santagati della comunità ortodossa nissena e l’arcidiacono Biagio Biancheri, parroco della Madrice.