Il dialetto sta morendo, un referendum per salvarlo

DELIA – Perchè sui social media come Facebook e Twitter o sui programmi di messaggistica istantanea come WhatsApp non si scrive in dialetto? Cosa ne scoraggia l’uso? Il dialetto sta morendo? Possiamo salvarlo?

La problematica è stata affrontata durante il recente Caffè Letterario “l’evoluzione dei principali sistemi di scrittura, in particolare, quello dell’alfabeto latino utilizzato dalle lingue romanze, da quelle germaniche e anche da alcune lingue extra-europee”, che si è svolto presso la biblioteca comunale “Luigi Russo”.

L’iniziativa culturale, che ha riscosso un grande successo di pubblico, è legata al progetto del linguista Vincenzo Nicolò Di Caro, cultore della materia presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, impegnato nella promozione, conoscenza e salvaguardia dei dialetti siciliani.

L’intervento, di alto spessore culturale, fa parte del più ampio progetto culturale il cui evento di punta sarà il Festival dei Dialetti Siciliani, che si svolgerà nel 2020 a Delia.

Lo studioso ha messo in luce come il sistema di scrittura per mezzo dell’alfabeto latino codificato per la lingua italiana non sia affatto adeguato alla trascrizione del dialetto deliano e come questo problema abbia finito per scoraggiare l’uso del dialetto attraverso i diversi canali scritti.

Una delle soluzioni proposte per tutelare il dialetto deliano, a rischio d’estinzione, è quella di coinvolgere tutta la cittadinanza nella scelta di alcune soluzioni ortografiche per la trascrizione del dialetto deliano, attraverso un sistema di voto in rete che dia la possibilità anche ai tanti deliani che vivono fuori da Delia o all’estero di prendere parte a questa iniziativa di certo innovativa.

Un vero e proprio referendum dal quale stilare un documento che faccia da punto di riferimento per tutti i parlanti che vogliano cimentarsi nella scrittura in dialetto e che favorisca la nascita di iniziative quali i concorsi di poesia e prosa dialettali.

Le due repliche del Caffè Letterario, accompagnate dalle canzoni siciliane proposte da Pierangelo Carvello, Martino Di Gregorio, Gianluca Genova, Helios e Davide Leone, hanno visto la partecipazione straordinaria dell’attore e ballerino di origini deliane Giuseppe Claudio Insalaco, che ha letto alcuni passaggi di un romanzo del compianto Salvino Aronica, alla cui memoria sono stati dedicati i due incontri.

All’incontro erano presenti il sindaco Gianfilippo Bancheri, il vice sindaco Calogero Lo Porto e l’assessora alla Cultura Piera Alaimo.

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