CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Apprendiamo dalla stampa che la vicenda del debito del Comune di Caltanissetta nei confronti dell’ATO non era affatto conclusa, come asserito dal sindaco Gambino, dall’ assessore Camizzi e tutta la giunta comunale. La Corte dei Conti, con una lunga delibera, contesterebbe l’accollo del debito plurimilionario (10 milioni di euro per le coperture dei presunti debiti fino al 2018), evidenziando ombre sulla gestione dell’attuale Amministrazione, che, sempre da quanto riportato, viene definita “oscura e caratterizzata da gravi irregolarità contabili”. Presso la sede del nostro comitato avevamo già da tempo registrato le preoccupazioni dei cittadini che temono che questa gestione poco chiara del riconoscimento del debito verso l’ATO si ribalti e gravi sulle tasche dei cittadini. Tra l’altro, a 2 anni dall’approvazione del bilancio 2018 l’ATO non è ancora liquidato e non sappiamo se il Comune ha accumulato ulteriori debiti nei confronti di un carrozzone che in questi anni ha solo prodotto debiti stratosferici. Ad oggi, 10 milioni di euro di denaro pubblico sono stati sottratti alla collettività, risorse che in questo tempo di grave crisi economica e sociale, avrebbero potuto consentire di aiutare le famiglie in difficoltà, gli artigiani e le imprese, invece di soddisfare i soliti interessi dei pochi, come la stessa Corte dei Conti sembra contestare.
Torniamo quindi a sollecitare un dibattito pubblico chiarificatore e pienamente istituzionale da parte del Sindaco Gambino e del Consiglio Comunale, coinvolgendo i Comitati di quartiere in primis e poi i cittadini, su questo spinoso e fortemente sospetto argomento, non essendo emerse né esaustive né sufficienti spiegazioni sia nell’assemblea cittadina del 14 gennaio scorso, né dalla risposta apparentemente rassicurante da parte del Sindaco e dell’assessora al bilancio dei giorni scorsi.