Il Collettivo letizia ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dei Beni Culturali un progetto sui beni archeologici isolani, con richiesta di inserirlo all’interno del Recovery Plan, per esserne finanziato.
Gianfranco Cammarata: ” Se vogliamo che il sud emerga da una situazione di mediocrità economica e sociale, di grande disparità con il resto del territorio nazionale, allora occorre finanziare delle attività che poi possano diventare conduttrici dello sviluppo.
E certamente una delle ricchezze da coltivare e incentivare è quella legata alla grande abbondanza di ricchezze archeologiche, alle quali la bozza di progetto si rivolge.
E certamente una delle ricchezze da coltivare e incentivare è quella legata alla grande abbondanza di ricchezze archeologiche, alle quali la bozza di progetto si rivolge.
Noi del Sud non vogliamo essere assistiti, vogliamo solo essere messi nelle condizioni di provvedere.”
L’Archeologa Emanuela Asaro: ” Occorre stanare dai lugubri magazzini all’interno dei quali stazionano da decenni migliaia e migliaia di reperti archeologici mai catalogati e inventariati. Un simile lavoro darà un enorme contributo alla ricerca scientifica e alla ricostruzione storica, oltre che valorizzare una enorme quantità di tesori nascosti e abbandonati all’incuria.
Inutile sottolineare quale contributo si potrà dare all’incentivazione del turismo, richiamando il mondo intero alla ammirazione di una terra bellissima e arricchita da bellezze archeologiche di incommensurabile valore”