CALTANISSETTA – Martedi 30 giugno alle ore 19,00, presso la parrocchia San Pietro in Caltanissetta si festeggeranno i 50 anni di sacerdozio di Don Angelo Gallo, un sacerdote molto noto a Caltanissetta soprattutto per la sua attività pastorale itinerante presso numerose comunità della diocesi nissena dove, in tutti questi anni ha messo le sue energie, capacità, tenacia e fantasia a servizio della comunità nissena.
Infatti Don Gallo non ha una Parrocchia come gli altri sacerdoti che guidano ognuno la propria comunità ma, ogni giorno, svolge la sua missione itinerante già dalle ore 07,00 del mattino presso la Chiesa dell’Istituto delle Suore Mercedarie dove celebra la sua prima Santa Messa. Successivamente, alle ore 08,00 si trasferisce presso la rettoria Sant’Anna dell’Istituto Testasecca dove celebra la sua seconda Santa Messa ed incontra , anche lì, un’altra comunità di affezionati fedeli che, insieme a lui, hanno costituito il gruppo dei devoti di Sant’Anna e San Giuseppe Moscati. E’ anche Consigliere Spirituale della Mutua Società Cattolica Maria Ss della Catena, Responsabile della Pastorale del Tempo Libero, Sport e Turismo, Consigliere Ecclesiastico provinciale della Coltivatori Diretti, della Real Maestranza. E’ confessore anche in numerose comunità catecumenali della diocesi . Questi molteplici ruoli gli permettono di abbracciare settori diversi della società svolgendo la sua opera di evangelizzazione.
Particolarmente importante e strategica è stata l’esperienza scolastica di docente presso l’Istituto Tecnico Rapisardi di Caltanissetta dove ha svolto anche il ruolo di Vice Preside e dove ha visto passare intere generazioni di ragazze e ragazzi che anche oggi ricordano l’esperienza formativa , umana e cristiana acquisita dagli insegnamenti di Don Gallo. In questa Società, in continua evoluzione, Il sacerdote stabile diventa una figura sfocata, i confini cadono ed emerge il volto del prete itinerante che ha più possibilità di raggiungere la gente. Questa è la vera missione del sacerdote.
Chi é oggi, un prete? «Un uomo chiamato a portare speranza. Viviamo in un mondo che patisce un vuoto di speranza. C’ è incertezza, paura, angoscia. E il prete ascolta gli altri, cammina con loro, ne condivide fatiche e difficoltà. Esce con la gente e sta con la gente». Parrebbe un compito più sociale che religioso… «Può sembrare che la sua attività sia diventata sempre più umana, meno legata al trascendente, ma non è così. Il prete riesce a cogliere nella realtà i tanti elementi di bene, magari lontani dalla ribalta ma concreti, proprio perché è capace di comunione con Dio. La sorgente della speranza che offre gli viene dal trascendente». Questo è l’umile lavoro di Don Angelo Gallo nella vigna del Signore. Un lavoro che ha portato e continua a portare frutti quotidianamente ed avvicina sempre più tanti devoti che lo abbracceranno, insieme al Vescovo e a tutto il clero, la sera del 30 giugno per festeggiare i suoi 50 anni di sacerdozio.
