Oggetto: proposta parco-canile
I sottoscritti Consiglieri comunali,
Premesso che
- a Caltanissetta il fenomeno del randagismo è particolarmente diffuso;
- l’Amministrazione comunale sta cercando di debellare tale grave fenomeno con interventi di sterilizzazione dei cani randagi;
- la Sesta Commissione Permanente Sanità, dal canto suo, sin dal suo insediamento si è adoperata per un’analisi e comprensione del problema del randagismo, realizzando anche diversi incontri con le parti interessate: Asp, Ordine dei veterinari, comando dei Vigili Urbani, Assessorato al ramo, associazioni animaliste, Guardie zoofile, Responsabili dei canili esistenti, etc.;
- appurata la mancata interazione tra le parti succitate, la stessa commissione ha proposto, da un lato, la costituzione di un ufficio fisicamente esistente dove concentrare cariche, funzioni, attività e servizi attinenti quest’ambito per snellire le procedure burocratiche e garantire più servizi agli animali e soluzioni rapide ai cittadini; e dall’altro, l’integrazione, già avvenuta, nel nuovo bando di gara sul randagismo, di una serie di penalità a carico della ditta aggiudicataria del servizio per ridurre prima possibile il numero dei randagi e le spese esorbitanti che questo annoso problema comporta.
- tale modalità di intervento è utilissima per ridurre il fenomeno ma non è utile per eliminarne la causa;
- il randagismo è alimentato soprattutto dall’abbandono degli amici a quattro zampe da parte dei loro proprietari;
- sta prendendo vita a Palermo il progetto del parco-canile gestito da una Onlus su un terreno confiscato alla mafia;
- nell’area interessata al parco sta sorgendo non soltanto un rifugio per gli amici a quattro zampe più sfortunati; si sta realizzando infatti, anche, un ambulatorio veterinario, una sala conferenze ed un servizio di pensione, toelettatura, pet therapy e dog sitting, per rendere sostenibile il progetto;
- a Caltanissetta alcune associazioni e singoli professionisti hanno già fatto richiesta al Comune per intraprendere iniziative similari a quella palermitana;
per tutto quanto sopra premesso e considerato
interrogano
l’Amministrazione comunale per conoscere quali iniziative sta intraprendendo per la eliminazione della causa del randagismo ed, in particolare, per sapere se intende sposare un valido progetto quale quello del parco- canile come sopra descritta utilizzando una delle aree extraurbane di proprietà comunale, tra le quali anche quelle confiscate alla mafia.
Un’iniziativa del genere potrebbe riuscire a favorire una migliore convivenza tra uomo ed animale e promuovere la prevenzione del randagismo e la tutela della dignità dell’animale.