GELA – Almeno 25 mila euro, che avrebbe sottratto dai conti di un anziano che accudiva, come badante. Il pubblico ministero Ubaldo Leo ha chiesto il rinvio a giudizio di una donna, cinquantenne. Secondo le accuse, approfittando del fatto che si occupasse dell’anziano, si sarebbe appropriata di carte di credito e codici di accesso. Un ammanco emerso dopo tempo e che ha portato all’avvio dell’indagine. La difesa, sostenuta dall’avvocato Carmelo Tuccio, si è opposta alla richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo il non luogo a procedere al gup Marica Marino. L’anziano vittima dei furti è parte civile, rappresentato dagli avvocati Angelo Licata e Angelo Urrico. Pare che i prelievi di denaro si siano protratti nel tempo.