Guardia di Finanza: Consuntivo delle attività svolte nel 2015

È sicuramente positivo il bilancio dei risultati ottenuti nello scorso 2015 dall’attività condotta, con competenza e impegno, dalle Fiamme Gialle nissene guidate dal Col. t.SFP Luigi Macchia. La Guardia di Finanza, unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, è in grado di colpire, in maniera trasversale, i fenomeni che ostacolano la crescita e il funzionamento del mercato, favorendo lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno. I compiti d’Istituto del Corpo, storicamente incentrati sulle funzioni di controllo fiscale e delle frontiere, si sono progressivamente estesi al contrasto di tutte le violazioni che danneggiano gli interessi economici e finanziari dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea. Il riconoscimento normativo di questa ampia proiezione operativa si è avuto con il D.Lgs. n. 68 del 2001 che ha demandato espressamente alla Guardia di Finanza funzioni di polizia economico-finanziaria. Le mansioni di polizia finanziaria si traducono, in sostanza, nelle attività a contrasto dell’evasione fiscale e del sommerso, degli illeciti doganali e nel campo dei monopoli, delle frodi previdenziali e delle truffe sui finanziamenti pubblici, nazionali e comunitari. Le funzioni di polizia economica mirano, invece, a garantire il corretto funzionamento dei mercati dei capitali, dei beni e dei servizi e le regole della leale concorrenza fra imprese, contrastando le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto produttivo, il riciclaggio di denaro sporco, la contraffazione, i reati societari, bancari e finanziari, la corruzione e le truffe in danno dei risparmiatori. L’obiettivo di fondo di questo complesso di azioni è però unitario: tutelare l’economia legale, le imprese rispettose delle regole ed i cittadini onesti, garantendo al contempo allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni e agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. A tale scopo, sulla base dell’atto d’indirizzo per la definizione delle priorità politiche emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze per il 2015, le linee d’azione della Guardia di Finanza sono state orientate al perseguimento di quattro obiettivi, di cui tre “strategici”, corrispondenti alle direttive dell’Autorità di Governo ed uno “strutturale”, riferibile allo svolgimento delle funzioni di polizia giudiziaria del Corpo ed alla sua appartenenza al sistema della sicurezza di cui alla Legge 1° aprile 1981, n. 121.

È il primo dei tre obiettivi strategici attuati dalla Guardia di Finanza ed è stato perseguito con l’esecuzione di 18 piani operativi basati su indagini di polizia giudiziaria, su delega della magistratura, ed interventi ispettivi eseguiti autonomamente dai Reparti in virtù dei poteri ammnistrativi conferiti dalla legge. È risaputo che obiettivo prioritario della Guardia di Finanza è la lotta all’elusione e all’evasione fiscale che sottraggono risorse all’erario (vale la pena ricordare che con la riduzione delle entrate si riducono le risorse per la collettività), generano gravi distorsioni di mercato e danno vita ad iniquità sociale ( si creano situazioni di concorrenza sleale tra operatori economici onesti, che pagano le tasse, e chi le evade), costituendo un freno allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure redistributive (diminuiscono i fondi disponibili per finanziare la crescita economica e peggiora la qualità dei servizi pubblici). Di non minore importanza è il contrasto al lavoro sommerso che punta non soltanto al recupero delle imposte e dei contributi evasi, ma anche a bloccare i fenomeni illeciti connessi a questa piaga, quali: lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina o la produzione e il commercio di articoli con marchi contraffatti e/o insicuri, nonché ad aggredire i grandi patrimoni e le ricchezze accumulate da chi sfrutta la manodopera irregolare. L’impegno dei finanzieri nisseni riversato in tale comparto si è concretizzato in 414 attività ispettive, tra verifiche fiscali, controlli, accertamenti patrimoniali, nonché 2.309 tra controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, controlli su strada e controlli sugli indici di capacità contributiva. Con riguardi ai reati fiscali scoperti, sono stati denunciati a piede libero 81 soggetti mentre per 3 persone sono scattati gli arresti. Va evidenziato che l’attenzione riservata dalla Guardia di Finanza al “sommerso d’azienda” ha permesso di individuare 25 evasori totali, cioè operatori economici sconosciuti al fisco, e 8 evasori paratotali, vale a dire contribuenti che non hanno dichiarato redditi per un ammontare superiore al 50% di quelli effettivamente dovuti. Sono stati inoltre scoperti 82 tra lavoratori in nero e/o irregolari, per i quali sono stati verbalizzati 33 datori di lavoro. È da sottolineare, in quest’ambito, l’importanza dell’utilizzo da parte dei Reparti del Corpo delle “indagini finanziarie” nel condurre l’attività ispettiva, che permettono di ricostruire tutti i possibili flussi finanziari riconducibili al contribuente. Va rilevato, inoltre, che nei confronti di soggetti che hanno commesso reati fiscali, ponendo in essere condotte illegali con il precipuo ed esclusivo intento di accrescere indebitamente e illecitamente il proprio patrimonio, sono state avanzate all’A.G. proposte di sequestro per equivalente pari ad oltre 10,3 milioni di euro. Nei controlli condotti quotidianamente nei confronti degli esercizi commerciali, per verificare la regolare emissione di scontrini e/o ricevute fiscali, sono state rilevate 825 violazioni tra mancate emissioni ed altre violazioni pari a circa il 44 % dei controlli effettuati. A causa di reiterate mancate emissioni dei documenti fiscali nel corso degli anni, nel 2015 29 esercizi commerciali hanno subito la chiusura temporanea dell’attività.

Anticontrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici. Il contrabbando delle sigarette e dei tabacchi in genere non è un fenomeno diffuso nella provincia nissena. Tuttavia, nello scorso anno sono stati sequestrati 2,650 Kg di sigarette vendute senza le necessarie autorizzazioni al centro del Capoluogo e sono stati verbalizzati 6 soggetti. Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, l’attività del Corpo ha la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’Erario e di preservare la correttezza del mercato. Nell’ambito del contrasto alle frodi nella distribuzione al dettaglio dei prodotti energetici, i Reparti eseguono interventi presso gli impianti di distribuzione stradale finalizzati a riscontrare l’effettivo quantitativo di carburante erogato dalle colonnine, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo, il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati. Nel comparto sono stati effettuati 18 interventi che hanno portato alla denuncia a piede libero di 461 soggetti, alla contestazione di 3.555.201 euro di tributi evasi, al sequestro di Kg 6.626 di prodotti energetici e accertando il consumo in frode per Kg. 1453. Contrasto al gioco illegale. Nel quadro della più ampia azione contro l’evasione fiscale e gli interessi economici della criminalità, la Guardia di Finanza punta alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse. In tale contesto, il Corpo opera attraverso interventi a tutela:  della fiscalità dei giochi, a garanzia del gettito complessivo derivante dalla raccolta;  del mercato, contro forme di concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti da parte di offerte clandestine, impedendo i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e condotte di riciclaggio di denaro sporco;  dei consumatori, rispetto ad offerte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, sia sulla regolarità del gioco, sia sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori. CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA ED ALLA ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Con 10 piani operativi da realizzare, è il secondo degli obiettivi strategici messi in atto dal Corpo per assicurare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine comunitaria, nazionale o locale. Questo comparto ha assunto un rilievo centrale con l’acuirsi della crisi economica. Di fatto, nel tempo, si è affermata la necessità di perseguire con maggiore incisività obiettivi di riqualificazione della spesa pubblica, per favorire la crescita del tessuto economico legale del Paese e garantire adeguato sostegno alle fasce più deboli della società. In questo contesto, alla Guardia di Finanza è stato affidato il delicato compito di assicurare un efficace dispositivo di controllo anti-frode dei flussi di spesa, del tutto speculare rispetto a quello previsto per la tutela delle entrate fiscali. .

Conseguentemente, costituiscono oggetto di attenzione operativa tutte le più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea, ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale. In tal senso, le Fiamme Gialle nissene, nel decorso anno, hanno effettuato 94 tra controlli su ticket sanitari, controlli sulle Prestazioni Sociali Agevolate (cioè gli aiuti economici e i servizi sociali di assistenza che spettano ai cittadini che ne hanno diritto sulla base della loro condizione economica e sociale, come ad esempio: contributi per gli affitti, esenzione dal pagamento di rette per asili nido e mense scolastiche, borse di studio ecc.) e sulla spesa previdenziale, rilevando ben 45 irregolarità che hanno portato alla denuncia di 46 persone e all’arresto di una. Un cenno a parte merita l’attività istituzionale indirizzata sul versante del corretto impiego di fondi agevolati, a carico del bilancio comunitario, nazionale e/o locale. Con riferimento alla spesa comunitaria i finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito 54 interventi denunciando 36 soggetti. Nel comparto sono stati controllati contributi per un valore pari a 2.691.201 euro contestando indebite percezioni per € 1.953.177 ed elevando sanzioni per € 1.618.294. Per quanto riguarda, invece le frodi a carico del bilancio nazionale e/o locale, sono stati effettuati 5 interventi che hanno portato alla denuncia piede libero di 5 soggetti e all’arresto di 1. A costoro sono state contestate indebite percezioni per 63.680 euro a fronte degli 86. 976 di contributi controllati. Infine, per reati contro la Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 36 persone, delle quali 20 rivestivano la qualifica di Pubblico Ufficiale. CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA. Nel 3° obiettivo strategico 12 sono i piani operativi volti a prevenire e contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico e nel sistema finanziario del Paese, mediante la ricerca delle ricchezze illecitamente accumulate e l’individuazione dei canali utilizzati per il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi di reato. L’obiettivo di fondo è colpire la delinquenza organizzata nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali, attraverso l’individuazione ed il conseguente sequestro di beni e ricchezze riconducibili a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia ovvero responsabili di reiterati delitti di natura economica e finanziaria, nonché ai loro prestanome. Questo non solo per togliere alle organizzazioni criminali le proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta con gravi delitti, rafforzando il valore educativo della legalità. Anche in questo campo, i risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle nissene nello scorso anno sono da considerarsi rilevanti, infatti, sono state eseguite confische (cioè l’espropriazione definitiva di beni mobili e immobili, aziende, quote societarie e titoli, nonché disponibilità finanziarie a favore dello Stato) per € 5.390.000 e sono stati proposti sequestri per 8.529.827 €.

Complementare a tale ambito operativo, è l’attività svolta a tutela del mercato dei capitali. Su questo fronte, l’azione di sevizio persegue lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti (riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori, ecc.) in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse. In quest’ambito la Guardia di Finanza nissena ha riscontrato 39 violazioni che hanno portato all’arresto di 3 soggetti e alla denuncia di 41 persone. La tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori. L’impegno dei finanzieri nella lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, in particolare dei bambini, ha portato al sequestro di: − n. 2.179 tra capi d’abbigliamento e accessori recanti marchi contraffatti; − n. 19.877 tra D.V.D. e C.D. contraffatti e altri materiali elettronici; − n. 208 tra giocattoli e altri beni di consumo. Combattere la contraffazione vuol dire, al tempo stesso, proteggere i consumatori e le regole del mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e tutelare il made in Italy. Si tratta di un contesto dove si crea “nero su nero”, perché sommersi sono la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento e i canali di distribuzione della merce, e celati al fisco i conseguenti guadagni. IL CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO ED IL SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITÀ”117”. Le primarie funzioni della Guardia di Finanza a tutela della finanza pubblica e dell’economia, oltre che di contrasto ai traffici illeciti e di concorso alla pubblica sicurezza, trovano un’importante manifestazione nel “controllo economico del territorio” garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”. Tale servizio, trova le sue premesse nella necessità di corrispondere alle istanze di sicurezza economico-finanziaria manifestate con sempre maggiore diffusione dalla collettività. Al tal fine è stata anche potenziata la specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste, di semplice compilazione. Quanto sopra testimonia, in estrema sintesi, il successo dell’operatività istituzionale espressa nell’ultimo anno, adeguatamente e meritatamente pubblicizzata da tutti gli Organi di informazione, che hanno sempre dato il massimo risalto alle varie operazioni del Corpo nel tempo succedutesi e che costituiscono vigoroso stimolo per il futuro.

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