CALTANISSETTA – Il gruppo misto, composto dai consiglieri comunali Alaimo, Bellavia, Calafato e Favata, dopo un breve dibattito interno ha deciso di rispondere alla missiva di Caltanissetta Protagonista.
Missiva di fatto “anonima” perché non è riportato alcun nome e cognome, mostrando ciò il poco coraggio di un gruppo politico che si dice pronto a governare con “un nuovo centrodestra serio” – che non si capisce da chi sia costituito- ma che poi si nasconde dietro un logo.
Ricordiamo a Caltanissetta Protagonista ed alla cittadinanza che la politica non si fa ne con proclami, ne continui bacchettamenti da maestro di scuola degli anni sessanta ma, nella sede opportuna cioè il Consiglio comunale.
In quella sede il coraggioso consigliere comunale di Caltanissetta Protagonista avrebbe dovuto e potuto sollevare le sue obiezioni al cosiddetto “bando-ponte”, avrebbe potuto spiegare gli inciuci, le duplicazioni di impegno e quant’altro, sì da erudire il civico consesso tutto e i professionisti convenuti allo stesso.
Sempre in consiglio comunale il collega avrebbe potuto dire i nomi di chi ha interessi politici e, soprattutto, di chi e quanto nella finta opposizione esistano “favori da restituire”. Se il gruppo di Caltanissetta Protagonista ha qualcosa da dire vada in Procura e dichiari i nomi e i cognomi.
I consiglieri del gruppo misto hanno intenzione di rimanere un gruppo di opposizione, ma una opposizione costruttiva e pronta a dare il proprio contributo nell’interesse esclusivo della città.
Se per far ciò occorrerà confrontarsi, anche aspramente, con il Sindaco e la sua Giunta gli scriventi lo faranno perché la città non può attendere le beghe di chi pensa alle prossime elezioni regionali e comunali, avendo già avanzato opzioni di candidature, mentre la città muore.
<<Un nuovo modo di fare politica, quello dell’inciucio e della salvaguardia del gettone. Della restituzione del probabile favore e della collaborazione interessata>>.
Questo quanto scrivono i leaders di Caltanissetta Protagonista che, sicuramente, dimenticano con troppa facilità passaggi politici passati e altri attualissimi che sono fin troppo noti ed evidenti alla maggior parte dei cittadini.
Se essere <<ne carne ne pesce, o fritto misto>> i consiglieri del gruppo misto preferiscono essere tali ma non attori di accordi politici preventivi e finalizzati a candidature regionali o, addirittura, alla carica di futuro candidato sindaco della nostra città.
Le motivazioni che hanno mosso i componenti del gruppo misto a presenziare alla importante seduta consiliare del bando ponte sono poche e rilevanti:
- fare esclusivamente gli interessi della nostra cittadinanza stante la necessità di garantire il servizio di nettezza urbana;
- salvaguardare posti di lavoro aumentando, finanche, le ore di lavoro ai dipendenti della società che dovrà svolgere il servizio;
- aumentare la raccolta differenziata imposta da un governo regionale senza eguali nella storia siciliana, con una circolare dell’ultima ora;
- consentire ai cittadini che abitano in centro storico e nei quartieri di Santa Barbara, Santa Flavia, Sant’Anna di potere fare la raccolta differenziata porta a porta;
- evitare aumenti di tassazione per la raccolta dei rifiuti a danno della cittadinanza.
Siamo certi che gli interessi politici e le presunte restituzioni di probabili favori siano strettamente correlati all’approvazione del “bando-ponte” o è vero il contrario? E cosa sarebbe successo in quel caso?
Ricordiamo al gruppo di Caltanissetta Protagonista che il loro unico rappresentante in consiglio comunale è stato eletto presidente della commissione VII trasparenza grazie all’inciucio con tutte le forze di opposizione, compreso il gruppo misto.
La fiducia che tale gruppo ha riposto nel rappresentante di Caltanissetta Protagonista è venuta a mancare nel momento stesso in cui questi ha sferrato, e continua a farlo, ingiustificati ed offensivi strali nei confronti di persone che lo stimano.
Ci saremmo aspettati dal Presidente della Commissione Trasparenza, che ha attentamente studiato il “bando-ponte”, nel corso delle sedute della commissione consiliare che presiede, intanto la presenza in aula, una accurata relazione sulle criticità del “bando-ponte” ed infine la richiesta circostanziata di inviare l’incartamento alla Procura della Corte dei Conti. Ed invece si è prontamente allontanato dall’aula dopo l’appello.
Quanto sopra esposto ci porta a chiedere al rappresentante di Caltanissetta Protagonista le immediate dimissioni da Presidente della Commissione Trasparenza .