Gravi tagli alla sanità della provincia di Caltanissetta

CALTANISSETTA – In data 23 settembre 2015 la Direzione aziendale dell’ASP di Caltanissetta ha incontrato le OO.SS. della Dirigenza- Sanitaria medica, non medica e Veterinaria, della Dirigenza SPTA e del Comparto, per la presentazione della bozza della nuova dotazione organica, così come rideterminata in esecuzione delle Linee-guida regionali, approvate con Decreto assessoriale n. 1380 del 05/08/2015.
Nel corso dell’incontro la Direzione aziendale ha fatto presente che i fondi assegnati all’Azienda Sanitaria di Caltanissetta, dall’Assessorato Reg.le della Salute, risultano ulteriormente ridotti rispetto ai finanziamenti, congelati sin dal 2011 e già insufficienti a garantire anche i servizi minimi essenziali.
La esiguità di tali fondi ha determinato, nell’ambito della rideterminazione della dotazione organica da parte dell’ASP, un depauperamento di n. 233 posti di lavoro, in aggiunta ai 400 posti già persi nel 2011, con gravi refluenze negative sulla quantità e sulla qualità dei servizi e dell’assistenza offerta alla popolazione della provincia di Caltanissetta.
Infatti, questa ulteriore diminuizione dei fondi, a fronte, invece della già rilevata necessità di aumento degli stessi, indispensabile per potere garantire i livelli minimi di assistenza, nonché per potersi allineare agli standard minimi previsti dalle normative nazionali e regionali vigenti, di fatto, per i Cittadini della Provincia di Caltanissetta, si tradurrà in:
1) Mancata garanzia di qualità dell’assistenza offerta con aumento del rischio clinico;
2) Chiusura di reparti e servizi ospedalieri e territoriali, già esistenti, che già operano in una situazione di grave carenza o, addirittura di assenza di organico;
3) Impossibilità di attivare nuovi servizi importanti per il territorio di Caltanissetta, previsti, invece per legge;
4) Perdita di 633 posti di lavoro e impossibilità di nuove assunzioni, e di stabilizzazione degli attuali precari;
5) Emarginazione di Professionisti e Cittadini in serie B, rispetto a quelli delle altre provincie siciliane;
6) Aumento della mobilità passiva verso altre provincie o fuori regione, con aumento reale dei costi sanitari da sostenere, in contrapposizione alla necessità di una razionalizzazione e di un risparmio di risorse.
Di fronte a questa situazione che penalizza in maniera grave la Sanità del territorio provinciale di Caltanissetta la quale, invece, per la posizione orografica che ricopre, con un bacino di utenza che, per molte branche sanitarie copre tre provincie, meriterebbe di essere rafforzata ed implementata in vari settori, tutti gli operatori sanitari declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali danni a carico dell’utenza, derivanti da carenze di organico od organizzative.
Per quanto sopra tutte le OO.SS. della Dirigenza- Sanitaria medica, non medica e Veterinaria, della Dirigenza SPTA e del Comparto, all’unanimità sottoscrivono il presente documento e proclamano lo stato di agitazione, con mobilità verso la Regione.
Le OO.SS., altresì, chiedono un immediato incontro con l’Assessore Reg.le della Salute, con la VI Commissione Sanità dell’ARS, in presenza della deputazione reg.le rappresentativa del territorio della provincia di Caltanissetta, al fine di richiedere l’integrazione dei fondi, provvisoriamente assegnati all’Azienda Sanitaria di Caltanissetta, con n. D.A. 1380 del 05/08/2015, con una quota sufficiente che consenta, da un lato di scongiurare la perdita dei servizi attualmente offerti e, dall’altro, l’applicazione degli standard di assistenza minimi previsti dalle leggi vigenti, con l’allineamento della dotazione organica nei vari servizi esistenti e l’attivazione dei nuovi servizi previsti, dotati di un organico adeguato.

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