CALTANISSETTA – Una mattinata dedicata all’approfondimento e allo studio dell’attività amministrativa, questo è stato l’oggetto dell’incontro che si è tenuto la scorsa settimana nell’Aula consiliare di Palazzo del Carmine tra gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri (ITCG) “Mario Rapisardi” e il sindaco Giovanni Ruvolo, la presidente del Consiglio comunale Leyla Montagnino e l’assessore Matteo Tricoli.
Un incontro partecipato, dove gli studenti dell’ITCG, che seguono gli indirizzi “Amministrazione Finanza e Marketing”, “Turismo” e “Sistemi Informativi Aziendali”, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli Amministratori locali per capire sul campo il funzionamento della macchina burocratica.
Ad accompagnare gli studenti a Palazzo del Carmine sono stati i professori Grazia Augello, Lillo Adamo, Rosa Maria Mannella, Lillo Fasciana e Salvatore Fulco, insegnanti di discipline giuridiche ed economiche, che hanno promosso l’incontro per permettere ai propri alunni di ricercare un momento di approfondimento per lo studio dell’attività amministrativa, al fine di creare un collegamento tra la teoria e la pratica.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito delle attività del progetto “alternanza scuola/lavoro”, portato avanti già da anni dall’ITCG, ha permesso ai numerosi studenti in visita a Palazzo del Carmine di poter colloquiare e interfacciarsi con i vertici del Comune, per avere contezza e delucidazioni su argomentazioni che riguardano l’ambito amministrativo e per comprendere alcune problematiche che li investono direttamente come cittadini.
L’alternanza scuola-lavoro intende, appunto, fornire ai giovani, oltre alle conoscenze accademiche di base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e a ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienze pratiche in modo da superare il gap formativo tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi.