Giardino della Legalità affidato alla parrocchia San Luca

CALTANISSETTA – 19 Luglio 1992 – 19 luglio 2017: la memoria di un sanguinoso  oltraggio alla legalità lascia il posto alla speranza di un nuovo  spazio di legalità. E’ una data dal forte valore simbolico quella in cui è stato firmato il protocollo di intesa tra il Comune di Caltanissetta e la Parrocchia S. Luca, per l’affidamento della custodia e della manutenzione del  Giardino della Legalità, ubicato appunto nel territorio del quartiere S. Luca. Un gesto formale, ma al tempo stesso carico di significato: un ente privato, agenzia formativa e sociale, che si assume la responsabilità di curare la cosa pubblica , senza interesse ne’ di lucro ne’ di potere.

IL Giardino della Legalità consiste in un’ampia area adibita a verde, con uno spazio attrezzato a giochi per bambini, un campetto polivalente per il calcetto, locali per magazzini , servizi igienici e una variopinta zona pavimentata, i cui colori rivestono i simboli della lotta per la legalità in Sicilia: il marrone è il colore della terra, il giallo è il colore del nostro sole, il verde è il colore della speranza e il rosso è il colore del sangue versato da chi ha sacrificato la sua vita per la giustizia. Inaugurato il  23 Maggio 2017, altra data dal forte valore simbolico, in quanto anniversario della strage di Capaci, è subito diventato centro di incontro e aggregazione, per giovani, bambini, ma anche adulti e famiglie,  unico spazio verde di un quartiere popoloso e troppo cementificato.

Con la firma di oggi il Comune realizza l’impegno dell’Amministrazione a incentivare le forme di solidarietà e aiuto reciproco tra le persone e a stimolare la partecipazione attiva dei cittadini all’autogestione delle risorse della Comunità. Al tempo stesso viene dato riconoscimento al valore sociale e alla funzione delle attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo.

La Parrocchia, dal canto suo, ottiene la possibilità di dare espressione a quelle finalità di carattere sociale, civile e culturale che, pur non costituendo la natura essenziale della sua missione, contribuiscono a definire il suo ruolo nel territorio, in linea con lo spirito profetico del Concilio Vaticano II e delle recenti encicliche Caritas in Veritate e Laudato si’.

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