La Polizia di Stato di Gela, lo scorso 27 agosto, ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gela, nei confronti di due ventenni gelesi.
Il G.I.P. ha accolto l’ipotesi investigativa rappresentata dalla locale Procura della Repubblica, in ordine ai gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico dei due uomini.
Le attività investigative a supporto della misura restrittiva, sono frutto di un’intensa attività di Polizia Giudiziaria, effettuata dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela, che ha ricostruito un valido quadro probatorio sui due soggetti, in relazione a diversi episodi di furto e di tentato furto in concorso, anche in abitazione, talvolta con le aggravanti di aver usato violenza sulle cose, di aver commesso il fatto su beni esposti a pubblica fede o al fine di eseguire un altro reato.
La misura restrittiva, adottata in via cautelare dal Giudice, oltre che dai gravi indizi di colpevolezza, trae origine anche dalla sussistenza del pericolo di reiterazione della stessa tipologia di reati.
Con tale misura, si ritiene di aver posto un argine alla perpetrazione di tali fattispecie di reati natura predatoria che ha recentemente interessato la comunità gelese.
Si rammenta che le accuse, al momento, risultano provvisorie in forza del principio di non colpevolezza e fino a sentenza definitiva di condanna.