Gela, furto in abitazione, la Polizia di Stato arresta due pregiudicati

I predetti, dopo aver consumato un furto ad Agrigento, sono rientrati a Gela dove sono stati intercettati dai poliziotti: sequestrata la refurtiva, un coltello e dei grimaldelli.

 

Martedì sera i poliziotti del Commissariato di P.S. di Gela hanno arrestato due persone, un 31enne e un 29enne, entrambi gravati da pregiudizi di polizia, nella flagranza di reato di furto aggravato in concorso. Poco prima la sala operativa della Questura di Agrigento aveva avvisato l’omologo ufficio della Polizia di Gela dell’avvenuto furto in abitazione, consumato ad Agrigento, e che gli autori si erano dati alla fuga in auto in direzione Gela, descrivendo il mezzo. Gli equipaggi delle volanti del Commissariato di Gela hanno intercettato l’auto descritta all’ingresso della città, intimando l’alt Polizia al mezzo. I fuggiaschi alla vista della Polizia, invece di arrestare la marcia del mezzo, hanno aumentato la velocità mettendo in atto manovre pericolose fino a quando la volante è riuscita a superare l’auto e a bloccare gli occupanti. I fermati sono stati identificati in un 31enne, che era alla guida del mezzo, e un 29enne, la cui descrizione corrispondeva con quella fatta dalla Polizia di Agrigento. Nelle fasi del controllo il 29enne tentava la fuga appiedata lungo la SS 115 in direzione centro città ma, dopo un breve inseguimento, veniva raggiunto e bloccato dai poliziotti. Di seguito alla perquisizione gli agenti hanno sequestrato diversi monili in oro sottratti dall’abitazione trafugata. Alla richiesta da dove provenissero gli oggetti preziosi rinvenuti, gli arrestati si giustificavano riferendo che li avevano trovati per terra, non specificando il luogo. All’interno dell’autovettura sono stati rinvenuti un coltello, un cacciavite e una lastra radiografica utilizzata generalmente per l’apertura delle porte. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Gela, gli arrestati sono stati condotti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I due arrestati sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale, porto ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e porto di armi od oggetti atti ad offendere.