I rappresentanti territoriali di Caltaqua e Siciliacque sono stati convocati dall’amministrazione comunale e dall’Assemblea territoriale idrica per discutere dei recenti disservizi.
Ieri mattina si è tenuto un incontro con i responsabili, durante il quale il sindaco Di Stefano e il presidente dell’Ati, Conti, hanno ribadito l’importanza di fornire un servizio adeguato alle necessità della cittadinanza.
La prossima settimana inizieranno i lavori per la sostituzione della condotta San Leo, danneggiata e causa dell’ultima emergenza idrica.
Conti ha definito l’intervento “un risultato importante”, mentre il sindaco Di Stefano ha sottolineato la necessità di una pianificazione più ampia per garantire un flusso idrico sufficiente per la città.
Un incontro in prefettura è previsto per la prossima settimana per valutare la situazione dei pozzi, con il prefetto che sta monitorando attentamente la vicenda di Gela.
Il sindaco ha anche richiesto un miglioramento del servizio di call center e del sistema di segnalazione dei disservizi, affinché Caltaqua risponda prontamente alle segnalazioni dei cittadini.
L’obiettivo è rafforzare la quantità d’acqua destinata alla città e ripristinare almeno la distribuzione a giorni alterni delle settimane precedenti.
“Gela non può essere privata dell’acqua e la turnistica delle forniture deve essere rispettata”, ha affermato Conti, promettendo un approccio deciso da parte dell’Ati. Tuttavia, la linea adottata dall’Assemblea idrica è stata criticata da alcuni ambienti locali, che la ritengono troppo indulgente nei confronti delle società che gestiscono il ciclo idrico e che faticano a garantire regolarità ed efficienza.
Intanto, si sta lavorando per riportare il flusso idrico ai livelli precedenti alla rottura della condotta San Leo.
L’opposizione, consapevole del malcontento dei cittadini, ha richiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere i numerosi disservizi.