Rocambolesco inseguimento nelle prime ore del mattino per le vie del centro storico. Sorpresi a rubare in un negozio di telefonini in via Scovazzo da una volante della Polizia quattro malviventi a bordo di una Bmw rubata si sono dati alla fuga a forte velocità per sfuggire alle forze dell’ordine.
Subito dopo la richiesta pervenuta alle ore 2,45 i poliziotti si sono recati in via Berengario Gaetani ove era stata segnalata la presenza di tre persone a volto coperto che avevano messo a segno un furto in un negozio.
Di fatto giunti sul posto i poliziotti notavano una persona con il volto travisato salire su una Bmw parcheggiata circa 200 mt dall’auto della polizia che alla loro vista partiva a forte velocità.
L’auto nel tentativo di seminare la volante ha anche violato numerosi divieti di accesso proseguendo la sua corsa in senso di marcia contrario in alcune vie cittadine. Giunti in via Pitrè probabilmente per liberarsi della polizia alle calcagne uno dei quattro fuggiaschi è saltato giù dalla Bmw cercando di dileguarsi di corsa per via Maddalena Calafato ma senso successo perché è stato fermato dai poliziotti. Dopo qualche ora l’auto che è poi risultata essere stata rubata lo scorso 13 febbraio a Canicattì è stata ritrovata in via Colonello Eber dove è stata abbandonata dai tre complici.
Al suo interno sono stati ritrovati attrezzi da scasso (tenaglie, piedi di porco, mazzuoli) utilizzati per il furto, 4 smartphone, alcuni carica batteria e delle cover per cellulari trafugati dal negozio, e probabilmente caduti ai malviventi durante la fuga.
L’uomo fermato, un pregiudicato nisseno 29 enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Caltanissetta per i reati di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Dal sopralluogo eseguito nel negozio di telefonia i poliziotti hanno costatavano che i malviventi si sono introdotti all’interno dello stesso dopo aver forzato una porta laterale; una volta dentro hanno danneggiato la vetrina interna ed esterna rubando 50 smartphone di varie marche e 40 schede di ricariche telefoniche, per un valore di circa €.300,00. Sul caso indaga la Squadra Mobile