Furto d’identità di un impiegato nisseno

CALTANISSETTA – Riceve quattro solleciti di pagamento recapitatigli a mezzo email da parte di una nota compagnia telefonica per servizi mai chiesti: impiegato nisseno cinquantenne denuncia il furto d’identità alla polizia.

Le fatture inviate contenevano le generalità dell’uomo ma gli altri dati era inesatti, infatti il codice iban e i recapiti telefonici indicati nei falsi contratti non erano riconducibili all’impiegato nisseno e anche le firme erano false. Visto il palese tentativo di truffa perpetrata con un grossolano furto d’identità l’uomo si è dunque recato in Questura per denunciare l’accaduto.

Numerosi i rischi che si corrono durante le giornata senza accorgersene di subir il furto d’identità come ricordato dalla Polizia. Tra i sistemi più utilizzati dai criminali per recuperare informazione necessarie per rubare l’identità il rovistare nell’immondizia alla ricerca di vecchie bollette del gas, luce e telefono, vecchie fatture e persino lettere personali e buste in cui sono contenute informazioni preziose. I truffatori possono ricevere un’ingente quantità di informazioni sul conto di qualcuno se a seguito di un trasferimento di residenza, ci si dimentica di comunicare la variazione dell’indirizzo alle Poste Italiane, alla Banca e a tutte le altre organizzazioni con cui si è in contatto. O ancora in caso di smarrimento o furto di portafogli o di skimming, ossia clonazione della carta di credito attraverso l’apparecchiatura elettronica utilizzata negli esercizi commerciali per pagare i beni acquistati. Occore anche fare attenzione a chi vi contatta presentandosi come ricercatori di mercato, incaricati di banca e chiedendovi aggiornamenti sui dati personali. Attenzione anche a compilare questionari on line e ai messaggi sui telefoni e alle mail che comunicano la vincita di un telefonino di utlima generazione e che invitano a cliccalre su un link che porta poi che porta ad una azione di phishing finalizzata ad acquisire i dati personali. In altri casi i malviventi più spietati possono anche servirsi di identità di persone decedute ottenendo informazioni sulla loro età, data di nascita ed indirizzo attraverso necrologi e pubblicazioni funebri.

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