AGRIGENTO – Si è concluso l’interrogatorio di Carola Rackete nella procura di Agrigento. La capitana della Sea Watch 3, indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, è stata sentita questa mattina dal procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e i pubblici ministeri Alessandra Russo e Cecilia Baravelli. Carola Rackete era accompagnata dai suoi legali Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, il quale ha precisato: “Carola non è più un membro dell’equipaggio della Sea Watch, a questo punto farà altro. Nella sua vita non ha fatto solo la capitana, farà ciò che crede”.
All’uscita dall’interrogatorio, durato meno di quattro ore, sarebbe stato chiesto a Carola cosa pensasse del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Lei avrebbe risposto: “Niente”. Uscendo dall’aula, ha quindi fatto una breve dichiarazione in cui ha ringraziato in primo luogo le persone che la attendevano fuori dal tribunale per dimostrare la loro solidarietà: “Sono molto felice di aver avuto l’opportunità oggi di spiegare tutti i dettagli dell’operazione di salvataggio che abbiamo compiuto lo scorso 12 giugno. Spero che la Commissione europea dopo l’elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili”.