CALTANISSETTA – La festa del Santo Patrono e la Settimana Santa sono sempre state l’emblema delle tradizioni religiose nissene che coincidono con le tradizioni identitarie della Città.
Nell’ambito della festa del Patrono un momento laico significativo è la fiera di San Michele, occasione di incontro dei nisseni e dei tanti avventori provenienti dai comuni limitrofi.
Motivo di trepidante attesa, la fiera ha sempre rappresentato l’evento festoso e spensierato con cui i nisseni hanno inteso chiudere di fatto l’estate.
L’amministrazione comunale, quest’anno, ha deciso di spostare questo importante evento dal viale Regina Margherita al foro boario, stabilendo di trasferirlo da quello che andrebbe inteso come il salotto della città a quello che potrebbe rappresentarne metaforicamente il ripostiglio, non solo per la collocazione ma anche per lo stato poco decoroso del luogo.
Non ci è sembrata una scelta felice, anzi abbiamo inteso come se, per chi ci amministra, la fiera oramai rappresenti un peso, un residuo storico gradualmente da eliminare.
Di ciò ne danno una rappresentazione plastica anche gli spazi dedicati alla parte commerciale, cioè alla fiera merceologica in senso stretto, oramai derubricata ad appendice del Luna Park.
Riteniamo, invece, che la fiera di San Michele vada valorizzata collocando gli stand espositivi, come accade altrove, in un contesto centrale della Città che possa essere raggiunto agevolmente anche a piedi, e vada reinterpretata secondo i tempi che cambiano, magari in parte caratterizzandola e settorializzandola, invitando ad esempio ad esporre le attività artigianali e commerciali nissene.
Ci auguriamo, pertanto, che l’amministrazione comunale rifletta e si ravveda.
Orgoglio Nisseno