Fiaccolata Etnos: “Scendere sulla strada è stata una forma pacifica di protesta”

CALTANISSETTA – E’ stato un intenso momento di riflessione quello vissuto dai soci e lavoratori di Etnos che si sono trovati a camminare insieme con la fiaccola in mano lungo il viale Regina Margherita. Oltre 100 persone riunite nella piazzetta Giovanni Paolo II per condividere la lettura di salmi che rappresentavano emozioni e stati d’animo. La cooperativa Etnos è solo una piccola organizzazione del Terzo Settore ma che oggi gestisce diversi centri socio assistenziali per donne e minori vittime di violenza, minori stranieri, progetti per inclusione sociale di persone “fragili”, dando occupazione ad oltre 60 persone.

Scendere sulla strada è stata una forma pacifica di protesta. Diciamo basta a questa burocrazia spietata che spesso è determinata da una gestione della cosa pubblica che sembra essere sopraffatta da carte e procedure e poco attenta alle reali esigenze di chi ogni giorno lavora per provare a dare conforto alle sofferenze di tantissime persone. Non è possibile ancora oggi, nonostante la legge abbia dato tempi certi di pagamento ( massimo 30 giorni), che ci siano amministrazioni dello Stato che pur avendo la disponibilità finanziaria continuino a non procedere a pagamenti per motivi a noi non noti. Chi paga gli interessi alla banca? Chi beneficia di questo stato di cose? Perché la politica non si attiva per accertare queste nostre ripetute azioni di protesta? Non ci possiamo arrendere a queste logiche non virtuose e da subito procederemo a sostituire le fiaccole, segno di speranza nel cambiamento, con striscioni ed urla di protesta per gridare insieme la voglia di cambiamento. Lo faremo davanti la Prefettura, simbolo di uno Stato che non può lasciarci soli.

 

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