Legambinete. Referendum trivellazioni: 13 milioni di sì di cui si dovrà tenere conto

Nonostante le difficoltà ai seggi, la disinformazione e gli inviti all’astensione, una straordinaria mobilitazione dal basso ha portato circa 15 milioni di italiani al voto.

Considerato che il voto di domenica va oltre il quesito stesso e che il numero di SI è stato superiore ai voti percepiti dalla attuale coalizione di governo alle consultazioni politiche del 2013, non potrà non prendersi atto della volontà della cittadinanza ed accelerare sulle scelte di tutela dell’ambiente e di sviluppo incentrato sulle fonti di energia rinnovabili.

La città di Caltanissetta, con circa 15.000 votanti, è in linea con i dati nazionali. Nota dolente il dato della provincia, che con un misero 22 % si attesta all’ultimo posto per affluenza alle urne. Purtroppo paghiamo lo scotto delle menzogne circolanti sui dati occupazionali, che hanno incentivato l’astensionismo a Gela e Niscemi, comuni senza i quali ci saremmo attestati sulla media siciliana (28%).

Ed è la disinformazione la vera protagonista di questi giorni. L’Italia si colloca al 73esimo posto, tra la Moldavia e il Nicaragua, nella classifica mondiale della libertà di stampa realizzata da Reporter senza frontiere. Eppure, un argomento complesso come quello trattato dal referendum, sembra oggi essere alla portata di tanti che hanno ottenuto informazioni attraverso i più disparati canali divulgativi, quotidianamente alimentati dai volontari dei comitati costituitisi sul territorio.

La consapevolezza acquisita dai cittadini, rafforzerà la battaglia che si continuerà a condurre contro le lobbies del petrolio, a partire dall’abolizione dei privilegi di cui godono, ad esempio relativamente alla dismissione delle piattaforme non più attive o sulle royalties non pagate.

Con questo intento, Legambiente nei prossimi giorni presenterà una denuncia alla Commissione Europea contro la norma che concede concessioni illimitate per le estrazioni di petrolio e gas e continuerà a vigilare affinché si intervenga da subito sulle numerose criticità emerse rispetto alle attività estrattive in mare.

Consentiteci una considerazione conclusiva sul percorso referendario condotto: il “comitato territoriale per il SI “ fondato da diverse realtà politico-associative in rappresentanza delle istanze del territorio sulla questione referendaria, ha costituito una sperimentazione concreta di come nell’interesse della collettività, si possano attivare sinergie virtuose.

La Legambiente nissena, è certa che su temi dove vi è convergenza di vedute, l’abbandono di inutili protagonismi e tentativi di strumentalizzazione accompagnato dalla volontà di condivisione, può garantire la forza necessaria al cambiamento.

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