ENNA – Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio e comunque afferenti la criminalità diffusa – disposta dal Sig. Questore della provincia di Enna Dott. Antonino ROMEO – i poliziotti della Squadra Mobile, lo scorso novembre procedevano al controllo di una coppia di cittadini rumeni, MARIN George ed una connazionale. Al riguardo, la donna era stata poco prima notata in una centralissima via del capoluogo ereo, in atteggiamenti tipici di chi volesse volontariamente attirare l’attenzione, scoprendo varie parti del corpo.
Dai successivi accertamenti si notava che sul web erano stati pubblicati diversi annunci reclamizzanti incontri sessuali a pagamento, correlati a delle foto, in cui veniva ritratta una donna somigliante alla rumena controllata. Esperite le conseguenti attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, anche con l’ausilio di video riprese ed intercettazioni, si appurava che la donna riceveva numerosissimi uomini, presso un’abitazione ove dimorava in affitto, mentre l’odierno arrestato si poneva “a protezione” della stessa. Dal contenuto delle conversazioni intercettate emergeva che la donna, nel corso delle telefonate ricevute dai “clienti”, forniva loro informazioni sul tipo di prestazioni “sessuali”, praticate e dei relativi prezzi, nonché l’indirizzo per raggiungere l’abitazione dove dimora sotto lo stretto controllo dell’uomo. In particolare il MARIN George, oltre a dare indicazioni alla donna per fissare appuntamenti, tariffe ed altri aspetti delle turpi prestazioni, al sopraggiungere del “cliente”, usciva dall’abitazione rimanendo nei pressi dell’ingresso, ponendosi chiaramente a “protezione” della donna, pronto ad intervenire nel caso di eventuali pericoli o contrasti con la clientela, mantenendosi in contatto con la donna, la quale lo informa dell’ingresso dei “clienti”, dei loro comportamenti, dell’avvenuto pagamento, della conclusione del rapporto sessuale. Il MARIN, inoltre, si interessava anche per l’affitto delle abitazioni ove poi la donna riceveva i “clienti”. nonché, gli spostamenti in altri centri, dove riteneva potessero incrementare i loro introiti, in relazione all’andamento del mercato locale del meretricio.
Raccolto l’esito delle attività investigative esperite dai poliziotti, l’Autorità Giudiziaria che coordinava le indagini, la Procura della Repubblica di Enna, nella persona della dott.ssa Stefania Leonte, avanzava proposta di misura cautelare al G.I.P. presso il Tribunale ereo nei confronti dell’indagato. Il Giudice, nella persona del dott. Vittorio Giuseppe La Placa emetteva la misura cautelare dell’arresto a carico dell’uomo.