Dopo Legambiente Sicilia e MareAmico, anche Italia Nostra si oppone ad un piano di lavoro per un ponte “ad altissimo impatto e del tutto superfluo”.
“Un ponte inutile che sfregia la bellezza di Lampedusa”. E’ con questa affermazione che, circa il progetto di realizzare un viadotto su Cala Salina, è intervenuta anche Italia Nostra con il presidente di Agrigento: Adele Falcetta, quello regionale: Leandro Janni e con Liliana Gissara: componente del Consiglio nazionale.
“Il fatto ha dell’incredibile. Nel 2020, in uno dei luoghi dove la bellezza naturalistica e paesaggistica della Sicilia è indiscutibilmente vivida e tangibile, – scrivono – c’è ancora qualcuno che si ostina a concepire e a voler realizzare costosissimi progetti. A Lampedusa, l’amministrazione comunale intenderebbe realizzare un ponte lungo 130 metri, sul mare, per collegare il Porto vecchio con Porto nuovo, per di più in un’area sottoposta a vincoli ambientali, paesaggistici e archeologici. La struttura, infatti, sostenuta da robusti piloni che poggerebbero sul fondale, dovrebbe essere edificata di fronte a un’area di interesse archeologico, Cala Salina”.
“Un progetto vecchio, obsoleto, concepito oltre trent’anni fa, la cui utilità è tutta da dimostrare – sostiene Italia Nostra – . Lampedusa è sottoposta a un piano paesaggistico finalizzato a tutelare e valorizzare l’incomparabile bellezza dell’isola. Un piano che non può prevedere un’opera di tale brutalità, di tale impatto ambientale, visivo e paesaggistico. Un’opera che offenderebbe gravemente quella porzione di paesaggio costiero. I soldi dei contribuenti non possono essere spesi per sfregiare le bellezze che madre natura ci ha generosamente elargito e di cui dobbiamo avere cura. Un esposto alla magistratura per l’accertamento della regolarità delle procedure ci sembra dunque inevitabile”.