Erranza e approdi, tavola rotonda al Moncada su “Istituzioni, cittadinanza, immigrazione”

CALTANISSETTA – Mercoledì 8 luglio, alle ore 18.00, nella Sala degli Oratori di Palazzo Moncada continua la rassegna “Erranza e approdi”, con una tavola rotonda dal titolo “Istituzioni, cittadinanza, immigrazione”.

C’è chi dà ai migranti il valore di un euro, così come è emerso dalle intercettazioni sulle tangenti legate ai centri di accoglienza, mentre in tante parti d’Italia istituzioni, associazioni e singoli cittadini mettono in campo strutture, energie e competenze per accogliere ed includere. A Caltanissetta sono presenti tante realtà virtuose che, innanzitutto, si accostano al migrante con spirito di solidarietà umana.

Tosif  Ahmed Khan dell’Associazione Migranti solidali coordinerà un incontro che vedrà la partecipazione della Prefettura nelle persone del Prefetto Maria Teresa Cucinotta e di Gabriele Brabaro dell’Ufficio immigrazione; Giuseppe Paruzzo, rappresentante della Diocesi; Capitano Sebastiano Rapisarda della Guardia di Finanza; Sergio Garufi, Dirigente dell’Ufficio immigrazione della Questura; Michela Spennacchio, Dirigente responsabile del Centro CARA. La cittadinanza sarà rappresentata dalla voce dei giovani dell’AGESCI nissena, in particolare dal Reparto, coordinato da Eugenia Muzzillo e da Massimo Sicilia, che lo scorso anno, all’interno della propria “strada” ha incrociato un percorso educativo-formativo sulla presenza degli immigrati a Caltanissetta.

Caltanissetta vede molte associazioni coinvolte in questo processo di accoglienza e integrazione: dagli Enti che si occupano istituzionalmente delle presenze straniere, di passaggio e residenziali, alle associazioni che sono sul campo per diversi ambiti d’azione (formazione linguistica, ricerca di lavoro, disbrigo pratiche, inclusione sociale). Durante il corso del pomeriggio verranno proiettati dei video  e verrà offerto un the arabo dall’Associazione ANOLF.

Nell’occasione sarà possibile continuare a visitare la mostra di Manlio Geraci e Vincenzo Ognibene, di recente apprezzata dal Cardinale Francesco Montenegro, membro del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

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