Emergenza criminalità a Gela, il sindacato di Polizia “Sap” invia una lettera aperta al Prefetto

La sicurezza non si fa a costo zero, tranne che non si vuol fare come un funesto personaggio della storia italiana che usava spostare i carri armati da un luogo all’altro per nascondere le inefficienze strutturali del suo esercito.

L Italia è al collasso sotto l aspetto della sicurezza, solo nella polizia di stato mancano 23000 unità, il blocco del turnover persiste confermato dal governo con il decreto antiterrorismo negando l’assunzione dei 1000 aspiranti agenti idonei non vincitori di un concorso. Il Sindacato autonomo di polizia con delle campagne nazionali (esempio: unificazione delle forze dell’ordine) fornisce le ricette per risolvere i problemi ma chi ci governa sembra non avere la forza di attuarle.

In modo accentuato vi sono conseguenze per i territori come Gela, una città che rischia ogni giorno ed ogni notte la tragedia, perché il fuoco è fuoco qualunque sia la matrice degli attentati, e le denunce del sap che da mesi scrive pubblicamente ai giornalisti, scrive al sindaco, scrive al Questore , scrive alla S.V. rimangono inascoltate.

Egregio signor Prefetto da molti mesi il sindacato autonomo di polizia denuncia la mancanza di Vigili Urbani per l’infortunistica stradale, sulla sera e sulla notte, ciò significa che le poche o uniche volanti quando sono chiamate a rilevare un incidente stradale devono lasciare il territorio scoperto per ore ed ore.

Egregio signor Prefetto proprio un mese fa si è chiesto al signor Questore di inviare dalla Questura al Commissariato di Gela, personale in aggiunta, ma per pronta risposta ci fu risposto che non era possibile perché i 400 poliziotti circa di Caltanisetta necessitavano alle esigenze della  città, mentre i 137 poliziotti di Gela dovevano stringere i denti ed andare avanti (indifferentemente dai problemi sul campo aggiungiamo noi).

Egregio signor Prefetto i commercianti reclamano il poliziotto di quartiere abolito da anni per mancanza di personale, e reclamano personale in piu’ per il controllo del territorio, poliziotti assegnati o aggregati a Gela in modo stabile e non il personale  del “reparto prevenzione crimine” ,benché utilissimo, ma che rimarrà a Gela per 15 giorni, forse un mese e poi tutto ritornerà come prima. 

Egregio signor Prefetto essendo lo scrivente un sindacalista sa che il personale che sta momentaneamente per fare servizio a Gela, ovvero il “reparto prevenzione crimine”, per contrattazione sindacale non effettua servizio nella fascia notturna, e quindi di notte chi dovrebbe lavorare tra i poliziotti e le altre forze dell’ordine?­?­?­?    

Il segretario nazionale del sap ha già ricevuto da questa segreteria provinciale un dettagliato report sulla situazione Gela, dal 2006 con la chiusura di 2 uffici di polizia ad oggi, è stato aggiornato degli ultimi eventi, e considerato la poca sensibilità che le istituzioni locali hanno mostrato in tempi non sospetti per il problema sicurezza a Gela, reputo che le iniziative in tema di sicurezza debbano essere invocate dalla  società civile con ogni iniziativa democratica, al fine di scuotere le coscienze dei rappresentanti delle istituzioni.

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