“E’ una no Vax”, donna multata nonostante le tre dosi di vaccino anti-Covid

GELA – Multata come se fosse una No Vax, anche se ha regolarmente ricevuto tutte e tre le dosi di vaccino. Unico suo errore, aver ritardato la terza dose di soli tre giorni rispetto alla scadenza. È bastato questo piccolo “vuoto” perchè l’Agenzia delle Entrate le recapitasse la sanzione da 100 euro prevista per i non vaccinati.
Un caso non isolato anche qui in città.
Proprio mentre finisce lo stato di emergenza – «ma non la pandemia» come continua a ricordarci il ministero della Salute – e vengono allentate le misure anti Covid, infatti iniziano ad arrivare i primi avvisi di pagamento della multa di 100 euro agli over 50 non vaccinati da parte dell’Agenzia delle Entrate. I primi 200 mila sono stati già consegnati a Poste Italiane, che li recapiterà nei prossimi giorni, e poi si stima che si procederà al ritmo di 100 mila al giorno.
La sanzione è stata imposta con un decreto del 7 gennaio ed è in vigore dal primo febbraio. Questi due mesi di ritardo sono stati dovuti a questioni burocratiche: il ministero della Salute ha elaborato le liste dei non vaccinati incrociando i codici fiscali con gli elenchi dell’anagrafe vaccinale, e poi li ha passati all’Agenzia che ora sta provvedendo a recapitare le multe.
Giusy è una dei tanti cittadini italiani che adesso dovranno pagare la sanzione anche se, come spiega, lei non è affatto una No Vax: “Mi sono presentata all’Hub con soli tre giorni di ritardo rispetto all’appuntamento – spiega – perché impossibilitata ad andare prima poiché avevo a casa la bimba piccola con la febbre. Fin dall’inizio della pandemia ho rispettato tutte le regole imposte e adesso trovo davvero ingiusto dover pagare una multa che non credo di meritare”.

Adesso, come gli altri 600mila che in questi giorni hanno ricevuto l’avviso di pagamento, Giusy avrà 10 giorni per replicare, sia all’Asp di competenza che all’Agenzia delle Entrate, documentando il motivo della mancata vaccinazione, che deve essere un’esenzione dovuta a particolari motivi di salute. Dopo l’avviso arriverà poi la cartella di pagamento vera e propria.
L’obbligo vaccinale per gli over 50 resta fino al 15 giugno. Gli over 50 non vaccinati, salvo i sanitari, con le nuove regole possono però andare al lavoro con green pass base, cioè facendo il tampone. Una contraddizione, secondo molti, che in particolare sta creando disagi all’interno delle scuole dove ora possono accedere anche gli insegnanti privi di vaccino, ma senza stare a contatto con gli alunni, svolgendo non ben definite «altre mansioni» che devono essere decise dai dirigenti scolastici.