Due fratelli rumeni denunciati dalla polizia per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.

IMG_9449Nella serata di domenica, gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi, diretti dal Commissario Capo Andrea Monaco, hanno denunciato, in stato di libertà, I.V.M., classe 1986, ed il fratello I.O.A., classe 1988, di nazionalità rumena, poiché  responsabili del reato di porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.

 In particolare, nella serata di domenica gli uomini della Volante niscemese, intervenivano nei pressi di via Lombardia a seguito di segnalazione di lite tra cittadini rumeni giunta presso la sala operativa del locale Commissariato di P.S.

 Sul posto, gli agenti niscemesi notavano uscire da una abitazione con passo spedito, aria guardinga e fare sospetto, tre soggetti riconducibili ai tre soggetti della nota diramata dalla sala operativa.

 Nell’immediatezza dei fatti, gli agenti del Commissariato di P.S.di Niscemi con encomiabile professionalità, correndo non pochi rischi, stante il fatto che i tre individui potessero essere armati, riuscivano con mossa fulminea a bloccare i tre soggetti successivamente identificati per gli odierni denunciati accompagnati da un loro connazionale.

Stante il forte alito vinoso e lo stato di agitazione dei tre soggetti, scaturito in un vano tentativo di sottrarsi agli agenti, il personale di polizia operante decideva di procedere a perquisizione personale  dei tre individui con esito positivo. Infatti, gli agenti rinvenivano addosso ai due fratelli I.V.M. e I.O.A.,sotto i pantaloni celati all’interno dei calzini due coltelli stile pugnale con lama fissa acuminata rispettivamente della lunghezza di 15 e 13 cm. circa.

 In considerazione di quanto rinvenuto, stante l’ingiustificato possesso di tali oggetti, dopo essere stati disarmati dagli agenti, i due soggetti venivano condotti presso gli uffici del locale Commissariato di P.S. per le formalità di rito.

Alla luce dei fatti sopra descritti i poliziotti niscemesi, deferivano i due soggetti di nazionalità rumena, in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria presso la Procura di della Repubblica presso il Tribunale di Gela, per il reato di  Porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere ai sensi dell’art. 4 della Legge n. 110/1975.

 

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