Il nome di Silvio Benedetto è un nome legato alla Sicilia, la quale è stata diverse volte meta privilegiata dall’artista. Infatti, fin dai suoi primi contatti con questa terra, l’artista ha organizzato numerose mostre-incontri sulla Sicilia, in Italia e all’estero, e la regione è stata assai rappresentata nelle Cinque Terre, nell’ambito dell’omonimo Festival ideato e creato da Benedetto con Alida Giardina e a cui hanno partecipato, negli anni, grandi artisti: Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta, Carlo Levi, Ciccio Busacca, Rosa Balistreri, Antonino Pasqualino Noto, Renato Guttuso, i fratelli Cuticchio, ecc.
SILVIO BENEDETTO:
Dagli anni ’70 in poi l’attività artistico-culturale di Silvio Benedetto in Sicilia è stata ed è continuativa, assai fertile, densa di successi e polemiche, e soprattutto generatrice di validi legami affettivi.
A proposito della presenza di Benedetto in Sicilia ricordiamo solo, nel campo della pittura, oltre alla sua intensa attività espositiva, il “Cristo del Politeama” (installazione di 33 metri in piazza Politeama a Palermo, 1974), la “Valle delle pietre dipinte” (110 massi dipinti sul tema della Divina Commedia, Campobello di Licata, anni ’90 e anni 2000) e “Ad Empedocle” (opere in pietra, ceramica e mosaico, nel centro storico di Agrigento, 2016).
Nel campo teatrale importanti allestimenti al Premio Mondello di Palermo e, sempre in questa stessa città, un extra muros del suo “Teatro negli appartamenti” a via Saverio Cavallari e la creazione del suo “Teatro del vicolo”. Memorabili anche, ad Agrigento (Valle dei Templi), i suoi allestimenti di “La Sagra del Signore della Nave” di Pirandello, e a Taormina (Anfiteatro Greco) il suo “Lucrezia Borgia”.
Pittore, scultore, muralista, regista teatrale italo-argentino, non c’è un campo dell’arte in cui Silvio Benedetto non abbia lasciato un suo contributo, collaborando con amici artisti poeti, musicisti e pittori.
Per questo, la sua mostra personale non sarà soltanto una mostra delle sue opere – che sicuramente i visitatori potranno ammirare, anche in sua compagnia – ma sarà un pretesto per creare “incontri” dai quali scaturiranno “dialoghi” nei quali verranno utilizzati linguaggi diversi.
Arte e musica si incontreranno quando, durante la presentazione della mostra, l’artista eseguirà un’estemporanea pittorica mentre gli amici Giovanna Caruana e Mario Ferrara suoneranno dal vivo le loro canzoni ed una videocamera raccoglierà il momento in cui si crea l’immagine sulla tela che un proiettore mostrerà nel dettaglio dell’esecuzione. La tela verrà donata alla Città di Caltanissetta.
La narrazione accompagnerà la mostra e il visitatore, e quest’ultimo entrerà in un dialogo intimo con l’artista mentre attraversa la sala espositiva. Sarà come incontrarlo anche quando egli non c’è. Sarà come aver partecipato alla sua vita, ai suoi incontri, ai suoi viaggi numerosi.
Ma le occasioni in cui Silvio Benedetto sarà presente e incontrerà gruppi di visitatori non mancheranno e diventeranno un dialogo sull’emigrazione, sulla poesia, sulla musica come incontro.
SILVIA LOTTI:
La mostra ospiterà anche alcune opere di Silvia Lotti, artista ligure, muralista, ceramista, autrice di racconti e fiabe che lei stessa illustra oltre che di diversi monologhi che recita a Roma per il “Teatro negli appartamenti” di Silvio Benedetto, autrice di altre tecniche miste che recentemente ha esposto al Castello San Giorgio di La Spezia e al Cantiere della Memoria (Le Grazie), e in procinto di esporre alla Martinelli di Roma, si trova oggi in Sicilia dove è si è svola sino all’11 gennaio 2019 la sua mostra “Tra segni e sogni”.
Una caratteristica delle opere di Silvia Lotti è l’apparente “groviglio”, intreccio policromo di infinite linee che fanno sorgere emozionanti immagini fiabesche e altre dense di pathos.
Anche lei sarà presente sia durante l’inaugurazione, sia in alcune occasioni in cui si coinvolgeranno gruppi di bambini di scuola elementare per un percorso di narrazione di una fiaba, azione pittorica in dialogo con i piccoli visitatori e guida attraverso le sue opere.
La mostra alle 17:00 presso il Centro Culturale Michele Abbate.
Resterà aperta fino al 24 marzo