Discarica in via Pietro Leone

CALTANISSETTA – Nuovo arredo urbano in via Pietro Leone, da alcuni giorni dei copertoni celesti e la carcassa di un frigorifero fanno da cornice alla strada, assieme ai bidoni dei rifiuti stracolmi di spazzatura. L’ennesima discarica a cielo aperto in città che vede ancora una volta cumuli di rifiuti abbandonati sul manto stradale accanto ai bidoni della raccolta differenziata e della nettezza urbana e un ulteriore disagio per i residenti della zona costretti a subire la l’inciviltà di altri nisseni.
Uno scenario che non passa inosservato a chi transita lungo la via snodo principale che collega alla rotatoria di via Libertà e sede di attività commerciali oltre che degli uffici dell’Aci.
Tre copertoni celesti sono stati da giorni abbandonati lungo la via assieme alla carcassa di un frigorifero e a un lavandino, come se non bastasse a ciò si aggiungono rami secchi e altri verdi di palme potati da qualche villetta della zona e lasciati lì a marcire sotto il sole. Sacchi celesti e bianchi stracolmi di spazzatura, tra cui altri sacchetti arancioni accanto ai cassonetti della differenziata infine vivacizzano la via.
Rifiuti speciali che dovrebbero essere smaltiti al centro comunale di raccolta di contrada Cammarella o da ditte specializzate che oltre a deturpare l’ambiente e a inquinarlo continuano ad essere abbandonati in via Pietro Leone nonostante la presenza di due cartelli che indicano la zona sottoposta a videosorveglianza. Rifiuti che per la presenza di cani randagi che gironzolano indisturbati si trovano sparsi anche lungo la carreggiata.
Un vecchio mobile ma in buone condizioni invece è stato abbandonato qualche metro più in là in direzione della rotatoria che collega via libertà, via Nino Martoglio, via Brancati e via de cosmi. Mobile nascosto dietro ai cassonetti dei rifiuti tra il verde dell’aiuola. Sembra invece ormai far parte dell’arredo della via il recipiente di eternit abbandonato ormai da tempo immemorabile in uno degli angoli della vita che si camuffa con le piante di oleandro quasi a sembrare una fioriera, ricettacolo di rifiuti di ogni genere che invece di emanare il profumo dei fiori continua a diffondere nell’aria fibre di eternit nocive per la salute dei cittadini.

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