Di Caro da spettacolo in Vallecamonica

Andrea Di Caro allunga la striscia di successi tricolore imponendosi, al volante della Nova Proto 03, assistita dal Team Faggioli, fra le vetture con motore moto e nella classe fino a 1600 c.c. sul tracciato della Malegno – Borno, nella gara che oltre ad assegnare il 53° Trofeo Vallecamonica è sta valida per il Campionato Europeo Fia.

La “favola” del giovane nisseno, già pilota di kart, balzato al centro della ribalta mediatica nella massima espressione tricolore del Campionato Italiano Supersalita, quindi, continua ancora, ma non si tratta di un racconto fantasioso è la pura realtà, ormai attestata dal 100% dei successi fin qui conseguiti in stagione. Si è presentato, nella maggior parte dei casi, su  percorsi a lui sconosciuti fino al weekend di gara, quando, dopo un preciso ed efficace lavoro, affiancato dal Team Faggioli ed in particolare da Coach Simone, ha messo in campo volonta di apprendere e capacità di mettere in pratica con assoluta disinvoltura. E’ evidente tutto il suo  talento che a 21 anni lascia presagire un futuro di vertice fra i big del motorsport, in considerazione anche degli svariati piazzamenti in Top Ten con un’ ottima vettura, ma di classe inferiore.
Al trofeo Vallecamonica In Gara 1 con il tempo di 4’01”147 ha praticamente scavato un solco incolmabile rispetto ai suoi antagonisti di oltre 4 secondi ed in Gara 2, ha controllato arrotondando il primato di categoria di altri 4 centesimi.

“Sono soddisfatto di questa gara – ha dichiarato Andrea – siamo tornati al trend delle prime tre, quando sono riuscito sempre ad interpretare i tracciati al meglio, mentre alla Coppa Paolino Teodori avevamo dovuto lavorare parecchio per trovare il giusto set up su quel tipo di asfalto. Qui mi sono trovato a mio agio e, ho deciso subito di attaccare in Gara 1, per assicurarmi un tempo che mi garantisse il successo, poi anche gestendo è venuto fuori il miglior tempo della mia classe di Gara 2.
Adesso Le finali con il doppio punteggio che possono riaprire il Campionato e  che costituiranno anche dal punto di vista agonistico ulteriori tappe di crescita. La Rieti – Terminillo si addice alle mie caratteristiche perchè ricorda un po ‘ la mia nissena, anche se assai più lunga e più guidata, a Gubbio penso con rilassatezza come una grande festa”.