CALTANISSETTA – Nella prima settimana del mese di novembre i reparti dipendenti da questo Comando provinciale hanno effettuato una serie di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle varie forme in cui si esprime e cioè sia la vendita al minuto che la distribuzione ai pusher. Le attività hanno riguardato, in particolar modo, il territorio dei comuni di Gela e Butera e sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela.
Diverse sono state le perquisizioni effettuate ed in due distinti casi, così come specificato in seguito, il personale operante ha potuto rinvenire quantità significative di cocaina e marijuana e, conseguentemente, trarre in arresto i detentori.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Gela in collaborazione con i colleghi della Compagnia Intervento Operativo del Battaglione “Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Palermo, nel primo caso, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Carmelo Antonuccio, 26 anni, pregiudicato gelese, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina.
I militari dell’Arma da giorni seguivano il giovane sorvegliato speciale, già noto all’ufficio perché tratto in arresto nel 2013 nella maxi-operazione antimafia dell’Arma “Agorà” che decapitò i nuovi vertici della Stidda gelese. I Carabinieri, infatti, insospettiti dagli strani movimenti all’interno dell’abitazione del giovane sono intervenuti all’alba con l’ausilio dell’unità cinofila dell’Arma “Gorky”, che sin dall’ingresso in casa si è mostrato irrequieto per aver subito fiutato la presenza di sostanze stupefacenti. Infatti, durante l’accurata perquisizione sono stati rinvenute, occultate all’interno di un contatore della corrente elettrica, una 50na di dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 25 grammi, che erano state nascoste in contenitori per farmaci tipo “aspirina” e “vivin C” per dissimulare la loro presenza. Le successive attività hanno permesso di rinvenire oltre 50 Euro in contanti e bilancino di precisione, nonché un coltello sporco di sostanza evidentemente utilizzato per il taglio delle dosi. La cocaina immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 1.500 Euro.
Il secondo episodio, invece, riguarda l’arresto di un giovane imprenditore Riesino, Orazio Giannone, 36 enne 
incensurato, che deteneva ben 100 kilogrammi di marijuana in un locale di pertinenza della sua azienda agricola di C.da Gurgazzi di Butera.
La sostanza stupefacente, contenuta in ben 15 sacchi, era già stata essiccata ed era pronta per la vendita. In questo caso il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, unitamente a quello delle Stazioni Carabinieri di Riesi e Butera, ha potuto riscontrate degli elementi informativi acquisiti sul territorio secondo i quali, in provincia vi sarebbe ancora una notevole quantità di marijuana in circolazione nonostante, negli ultimi mesi, lo stesso personale abbia scoperto diverse piantagioni, quasi tutte in terreni demaniali, per un totale di oltre 4000 piante.
I soggetti sono stati tratti in arresto e tradotti presso la casa circondariale di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
