Deferito in stato di libertà gelese per spaccio mentre era ai domiciliari

Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, e dell’attività di contrasto al mercato illecito degli stupefacenti – voluta dal Sig. Questore della Provincia di Caltanissetta, dott. Bruno Megale – nel pomeriggio scorso, gli uomini del Commissariato di  P.S. di Niscemi  hanno denunciato, in stato di libertà, un pregiudicato gelese P.C.O., classe 1984, con pregiudizi di polizia, per stupefacenti, sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, poiché sorpreso nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché coltivazione di piante da cui si ricavano le medesime sostanze, ed in particolare, alcune piantine di marijuana, di cui una in piena infiorescenza, piantate in tre vasi, dell’hascisc, per circa 1 grammo, ed un bilancino di precisione, violando pertanto, il disposto dell’art. 73, 5° comma, D.P.R. 309/1990.

I FATTI 

In particolare, nel pomeriggio in argomento, i Poliziotti del Commissariato di P.S. di Niscemi, davano vita, ad un servizio di contrasto al traffico illecito di stupefacenti, che li portava sino alla vicina Gela. 

In tale contesto, gli investigatori niscemesi, notavano un andirivieni sospetto di giovani nei pressi di un’abitazione, sita nei pressi del lungomare di Gela, decidendo, pertanto, di accedervi, per effettuare una perquisizione.

L’appartamento, risultava essere abitato dall’odierno denunciato, pregiudicato con pregiudizi di polizia, per stupefacenti, attualmente sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Nel corso della perquisizione gli agenti rinveniva, rinvenivano alcune piantine di marijuana, di cui una in piena infiorescenza – da cui si potevano già ricavare decine di dosi –  piantate in tre vasi, dell’hascisc per circa 1 grammo, ed un bilancino di precisione, utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. La sostanza stupefacente ed il bilancino, veniva prontamente sequestrata. 

Alla luce di quanto accertato, ovvero la flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente, nonché coltivazione di piante da cui le si ricavano medesime sostanze, il P.C.O. veniva, per deferito, in stato di libertà, all’A.G. presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, la quale coordina le indagini nella persona.

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