CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Siamo costretti ad intervenire ancora una volta, per consentire ai cittadini di conoscere altri punti di vista rispetto alla vicenda del debito Ato, soprattutto dopo l’assordante silenzio del Sindaco Gambino, al di là delle poche parole dichiarate in una trasmissione radiofonica in cui ha confermato che i soldi accantonati dalle precedenti amministrazioni sono disponibili nel caso in cui il comune dovesse pagare un debito nei confronti dell’ATO, e di tutta l’opposizione anche dopo la recente ordinanza che la stampa locale ha riportato. In altre note abbiamo più volte cercato di spiegare le ragioni per le quali, secondo pareri di autorevoli esperti, andava tutelato il Comune di Caltanissetta ed i suoi cittadini, contrastando la decisione del Sindaco Gambino di revocare le azioni legali nei confronti dell’Ato. Adesso si cominciano a pagare le conseguenze di quelle decisioni.
Questa ordinanza nei confronti di Caltambiente, a quanto si evince dalla notizia di stampa, ci sembra una copia di quella del 9 gennaio 2018 nei confronti della società Manpower, che fu poi sospesa il 4 marzo 2019 dal Giudice in seguito alla opposizione da parte dell’Amministrazione Comunale. Per questo siamo comunque certi che l’attuale Amministrazione, a tutela del Comune e dei cittadini, la opporrà perché quasi certamente otterrà la sua sospensione, visto che si tratta della stessa ordinanza, e che, come allora, è stato deciso applicando una norma abrogata. A conferma di quanto affermato, del resto, appena il 5 agosto scorso lo stesso Tribunale di Caltanissetta ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato impignorabili i crediti dell’ATO, ove sussistenti, presso i Comuni e non presso la tesoreria. Restiamo in attesa, ora più che mai, che l’Amministrazione Comunale pubblichi la Due Diligence scritta dal Prof. Stagno d’Alcontres, nella quale ci sono gli elementi per far sì che il cittadino e le forse politiche presenti in consiglio comunale, possano farsi un’opinione corretta sulla situazione dei rapporti tra Comune e ATO Ambiente CL 1.
Abbiamo contezza che l’Amministrazione abbia avuto accesso a tutti i documenti che l’ATO aveva negato alla nostra Amministrazione , e siamo certi che il Sindaco Gambino, in nome della trasparenza che dice di adottare, li metterà a disposizione delle forze politiche presenti in Consiglio. Sara possibile, finalmente, valutare, ad esempio, se tutti i contratti stipulati dall’ATO con i fornitori, o gli incarichi a professionisti, siano stati preceduti da una regolare gara pubblica come prevede il Codice dei Contratti Pubblici, oppure se siano stati affidati direttamente, in violazione di legge? Ci auguriamo che i misteriosi tavoli tecnici abbiano consentito al Sindaco Gambino di conoscere tutti i dettagli dei debiti Ato, dei creditori, prima di votare i bilanci dal 2013 al 2018, cercando di tenere sempre a fuoco gli interessi collettivi .Ci aspettiamo che per un fatto di tale rilevanza per il futuro della Città, si attivi un processo di partecipazione che coinvolga i cittadini, come giustamente si pensa di fare per il Giro d’Italia. Non possiamo non nascondere, però, la preoccupazione che i continui silenzi del Sindaco Gambino possano servire a far radicare nei cittadini il convincimento che i 15 milioni debbano essere pagati, quasi a favore di tutti coloro che sembrano stracciarsi le vesti non appena viene tutelato l’interesse pubblico. Il Coordinamento del Polo Civico”
Il Coordinamento del Polo Civico Cives 3.0