Dati drammatici per la Sanità dalla presentazione rapporto GIMBE

Sulla presentazione del rapporto sul prossimo decennio del Sistema Sanitario Nazionale che ha avuto luogo ieri presso la biblioteca del Senato a Roma interviene il consigliere nazionale Nursind Osvaldo Barba.
“Se il futuro della sanità nazionale appare certamente non roseo davvero funereo appare quello siciliano costellato da problemi atavici mai risolti e soprattutto senza nessuna certezza per il futuro. Dalla conferenza è emersa che i Livelli Essenziali di Assistenza che stanno alla base di qualunque programmazione sanitaria vengono totalmente disattesi dalle aziende sanitarie per una molteplicità di fattori. Soprattutto per quel che riguarda la gestione economica delle Aziende sanitarie è emerso una gravissima crisi del Sistema In genere per la concomitanza di fattori quali: gli sprechi, Il sovra e sottoutilizzo di servizi e prestazioni, le frodi e gli abusi, gli acquisti a costo eccessivo, le complessità amministrative, l’inadeguato coordinamento dell’assistenza nella gestione dell’asse ospedale e cure primarie, con assistenza del paziente in setting con eccessivo consumo di risorse rispetto ai bisogni,.
Come Nursind ci è stato chiesto di fare un Focus sull’osservazione di quanto sopra a partire già dal 2016.
In una sanità che tende oramai da tempo a diventare non più esclusivamente pubblica, ma compartecipata con la presenza di aziende private specializzate nel settore previdenziale e d’investimento , diversi sono i fattori che oggi minano la sostenibilità del SSN: il progressivo invecchiamento della popolazione, il costo crescente delle innovazioni in particolare di quelle farmacologiche, e soprattutto il costante aumento della domanda di servizi e prestazioni da parte dei cittadini e pazienti. Il dato più angosciante di questa conferenza è che se negli ultimi 3 anni il sapere dei luminari della medicina fosse stato opportunamente trasmesso ai giovani, e soprattutto se l’innovazione tecnologica fosse giunta capillarmente in ogni realtà sanitaria italiana si sarebbero potute evitare circa 60.000 morti sotto i 75 anni.
Chiaramente è nostra intenzione incontrare a giorni il management aziendale di Via Cusmano al fine di capire, alla luce del rapporto GIMBE, se per il futuro sanitario nisseno è possibile proporre linee d’intervento in ogni ambito al fine di migliorare la qualità assistenziale sia in ambito ospedaliero che territoriale “

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