Dalla Sicilia nasce MediCOmm, un progetto per l’uso della cannabis terapeutica applicata a un inedito sistema di telemedicina fondato sulla persona

Ad operare a fini medici le proprietà terapeutiche della cannabis, promuovendo la conoscenza dei farmaci a base di cannabinoidi e favorendo la loro utilizzazione. Ma anche utilizzare la tecnologia per avvicinare le persone agli operatori sanitari, realizzando un servizio sostenibile per un elevato numero di pazienti. Questi i principali scopi del “progetto MediCOmm – il Medico del Portale accanto”, che associa la realizzazione di un servizio alla persona alle finalità della ricerca clinica e alla promozione dei farmaci che derivano dalla cannabis.

Un progetto interamente siciliano, che a dicembre sarà presentato a Catania e Palermo, ma che già a partire da metà novembre farà il giro d’Italia, nel corso di diverse presentazioni medico-scientifiche a Taranto (mercoledì 16 novembre), a Roma (venerdì 18 novembre), a Bologna (domenica 20 novembre) e a Milano (martedì 22 novembre).

MediCOmm è il primo progetto di teleassistenza in Italia, specializzato nelle terapie con cannabinoidi, strutturato su un database innovativo che permette l’immagazzinamento continuo di dati clinici acquisiti nella quotidianità di ogni paziente, correlando le scelte terapeutiche con i risultati ottenuti per personalizzare la terapia. Questo, in considerazione anche del fatto che i fitocannabinoidi (cannabinoidi di origine naturale) trovano indicazione nel trattamento di diversi stati morbosi, andando ad agire sia sulla sintomatologia, sia, in molti casi, sulle cause delle patologie stesse, a fronte di un elevato margine di sicurezza del farmaco. Questo, per rispondere a una domanda sanitaria sempre crescente, a fronte della scarsità delle risorse pubbliche e private in un contesto sociale in piena crisi economica.

Il progetto nasce da un gruppo di specialisti di varie discipline, sulla base dell’esperienza personale del medico nisseno Carlo Privitera (medico chirurgo, specializzato in Chirurgia Generale), che all’inizio di quest’anno ha deciso di lasciare l’attività ospedaliera per dedicarsi completamente allo studio dei cannabinoidi e al trattamento di circa 200 pazienti su tutto il territorio nazionale, in teleassistenza e in considerazione dei risultati ottenuti attraverso la creazione di reti logistiche di servizio alla persona: l’idea è, dunque, di associare la realizzazione di un servizio medico alla persona alle finalità della ricerca clinica.

Il portale di teleassistenza, a cui ci si potrà iscrivere, si occuperà di assistenza e supporto al paziente, gestione di una terapia con cannabinoidi e terapia nutrizionale e fitoterapia.  Ogni team di operatori, coordinati dal medico, gestirà mille pazienti, in modo personalizzato e stabilendo con cascuno un rapporto di fidelizzazione. La condivisione dei dati permetterà lo scambio di informazioni fra gli operatori, finalizzato a una cura personalizzata.

In pratica, si va verso un nuovo paradigma sanitario, che riveda il rapporto medico-persona sia dal punto di vista umano che da quello economico.

Alla base di MediCOmm c’è il principio della sanità etica, associata alla ricerca continua applicata, basata sulle evidenze che emergono dalla quotidianità del paziente, e non dalla combinazione di “grandi numeri”. Questo è possibile, sempre grazie alla rete, attraverso una ricerca continua applicata “patient based” che permetta l’acquisizione continua di dati della quotidianità clinica di una persona, correlandoli tra loro, per sviluppare protocolli terapeutici personalizzati. Lo sviluppo di una terapia personalizzata che tenga conto di molteplici fattori e non soltanto dei sintomi di una singola patologia, garantisce la possibilità di tracciare un quadro d’insieme del paziente/persona, al fine di intervenire più efficacemente.

“L’attuale sistema medico–farmaceutico – spiega il dottore Carlo Privitera – ha dimostrato di non poter più essere sostenibile da un numero sempre crescente di persone, costrette a rinunciare a volte al diritto alle cure (dall’11 al 24 per cento degli italiani rinunciano alle cure per motivi economici). Si impone, pertanto, la realizzazione di sistemi di gestione e supporto clinico innovativi, economicamente sostenibili e accessibili da tutti”.

“La realizzazione di un sistema di gestione clinica e di supporto al paziente e alla famiglia in telemedicina – aggiunge – permette di raggiungere un elevato numero di utenti, fornendo loro un supporto medico, psicologico, nutrizionale e farmaceutico che possa rispondere a tutte le necessità quotidiane, in più con il supporto dei farmaci di derivazione dai cannabinoidi”.

Di questo e di molto altro si parlerà negli incontri di presentazione in giro per l’Italia, che verteranno sulle indicazioni “terapeutiche e il razionale d’impiego dei cannabinoidi”, sulle formulazioni farmaceutiche e l’approvvigionamento del farmaco, ma anche sull’importanza dell’approccio integrato tra alimentazione e terapia farmacologica e sul sistema di teleassistenza PB-CARe (Protocollo di ricerca continua applicata al paziente). Parteciperanno, oltre al dottor Carlo Privitera, anche i farmacisti Paolo e Matteo Mantovani e l’educatore alimentare Giuseppe Nicosia.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.