Morte Aldo Naro, tre buttafuori rinviati a giudizio per omicidio

Il Gup del Tribunale di Palermo Rosario Di Gioia ha accolto la richiesta della procura della Repubblica e delle parti civili e ha rinviato a giudizio Gabriele Citarrella, Francesco Troia e Pietro Covello, buttafuori accusati di aver preso parte all’omicidio del giovane medico sancataldese Aldo Naro, ucciso nel febbraio 2015 all’interno della discoteca GOA di Palermo.

“Sono stati anni durissimi – hanno affermato oggi nel corso dell’udienza preliminare i legali della famiglia Naro, gli avvocati Salvatore e Antonino Falzone – per i genitori e per la sorella di Aldo Naro. Anni caratterizzati da un senso di frustrante solitudine e isolamento. La vicenda Naro ha avuto finora uno sviluppo processuale complesso ed è stata caratterizzata anche da aspetti inquietanti, come ad esempio la sparizione della Tac dagli archivi del Policlinico di Palermo. Se oggi si è arrivati a questo snodo – hanno proseguito i legali – è grazie all’ostinazione dei familiari della vittima e ad alcuni provvedimenti giudiziari che hanno aperto una breccia in un muro che sembrava impenetrabile”.

Così i genitori di Aldo Naro, Rosario Naro e Anna Maria Ferrara: “Da sempre sosteniamo che a uccidere nostro figlio non sia stato soltanto il minorenne già condannato. Oggi, dopo sette anni, arriva finalmente una pronuncia che ci fa ben sperare per il definitivo accertamento delle responsabilità dei singoli partecipanti all’omicidio. Ci batteremo con tutte le nostre forze – concludono – per ottenere giustizia”.

Il processo inizierà il prossimo 9 giugno innanzi la prima sezione della Corte d’Assise di Palermo.