Arrestati quattro affiliati a clan nigeriano, ragazza ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi

La Squadra mobile di Palermo ha eseguito un’ordinanza cautelare in carcere per quattro persone di nazionalità nigeriana accusate dei delitti di tratta di persone, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione nonché favoreggiamento all’ immigrazione clandestina, reati aggravati perché commessi da persone ritenute appartenenti all’associazione nigeriana di tipo mafioso denominata Black Axe. La giovane donna che ha denunciato i fatti, ha raccontato di violenze subite nel suo paese d’origine per poi essere destinata alla prostituzione. Il provvedimento è stato eseguito in collaborazione con la squadra mobile di Taranto, in quanto tre dei destinatari del provvedimento restrittivo erano attualmente residenti nella cittadina pugliese. «Giova precisare – si legge nel comunicato della polizia – che gli odierni destinatari di misura restrittiva sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza». Le autorità non hanno fornito le generalità delle persone arrestate.

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