Crisi idrica, rischia mezza Sicilia

Si aggrava la crisi idrica nell’Agrigentino. Girgenti Acque comunica, che dalla riunione svolta ieri all’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità è stato preso atto dell’aggravarsi della crisi idrica che sta interessando in maniera particolare le Province di Agrigento, Enna, Caltanissetta e Palermo a causa delle mancate precipitazioni.

Girgenti Acque dice che ”non potrà più utilizzare l’acqua proveniente dal Lago Leone (fondamentale risorsa idrica con la quale si sopperiva alle varie carenze nella provincia di Agrigento), con le inevitabili ripercussioni.

Tale riduzione andrà ad aggiungersi alle due recenti riduzioni effettuate da Siciliacque di concerto con il Dipartimento regionale. Le riduzioni di portata comporteranno inevitabilmente, ulteriori criticità nella distribuzione idrica in tutti i Comuni gestiti da Girgenti Acque”.

La società idrica ha predisposto un piano di redistribuzione e riequilibrio dell’acqua disponibile per ripartire equamente tra tutti i comuni gestiti la riduzione con l’inevitabile allungamento dei turni di erogazione, in taluni casi già particolarmente critica.

Girgenti Acque da tempo ha segnalato la grave situazione di emergenza, sollecitando agli enti preposti l’adozione delle misure necessarie, quali la consegna delle fonti e dell’acquedotto Tre Sorgenti, la riattivazione del dissalatore di Porto Empedocle, il pieno utilizzo di tutte le fonti idriche della provincia non utilizzate o parzialmente utilizzate, ubicate nei Comuni che non hanno consegnato gli impianti al gestore del servizio idrico integrato.

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