Un cittadino nisseno scrive alla redazione una nota in merito alla crisi idrica che continua a colpire la città di Caltanissetta.
E’ di ieri la pubblicazione, da parte di Caltaqua, dell’aggiornato calendario di distribuzione nelle varie zone della Città.
Ovviamente si spera che venga rispettato visto le recenti esperienze con zone non servite e zone con acqua h24.
In questo Caltaqua merita una medaglia d’oro nello sport “Salto del Turno”.
Se qualcuno non se ne fosse accorto i turni sono passati a sei giorni e i nisseni dovranno sacrificare la propria igiene personale, il lavaggio di indumenti e stoviglie per potere arrivare “indenni” al fatidico giorno in cui dai propri rubinetti scorrerà il prezioso liquido.
Il ritorno dalle ferie metterà a dura prova la pazienza della popolazione nissena.
Si è tornati di quarant’anni, e forse più, indietro quando la gente la incontravi con i bidoni alla ricerca di una fontanella ( famosa quella della stazione ferroviaria) o a raccogliere l’acqua nei vari abbeveratoi che servivano per gli animali, posti nelle campagne fuori città.
Abbiamo avuto periodi di “abbondanza” con la distribuzione H24 che lasciavano immaginare che i periodi bui erano finiti.
Oggi è un continuo rimbalzo di responsabilità: Sicilacque, Caltaqua, Ati, Ato, la siccità, le reti colabrodo e chi ne ha più ne metta, tanto che non sai mai contro chi imprecare.
E neanche Giove Pluvio ci aiuta: gli sparsi piovaschi, apparsi in questi giorni, sono stati un “tocca e fuggi” che non hanno aiutato, anzi hanno fatto emergere un’altra piccola, ma non tanto, criticità: I tombini otturati da sterpaglie e vari detriti non sono riusciti a fare il loro dovere e pertanto il fenomeno delle strade che diventano fiumi si è ripresentato puntuale (vedi zona industriale l’altro ieri).
A proposito la ditta incaricata quando provvederà alla pulizia e revisione dei vari tombini sparsi per la città?
In questi giorni un gruppo di cittadini con alcuni consiglieri comunali ha raccolto le firme per sollecitare Caltaqua al rispetto di un’equa distribuzione, visto che ci sono zone che non ricevono l’acqua da 30/40 giorni ed altre che vedono scorrere il prezioso liquido dai rubinetti a giorni alterni, lodevole iniziativa che, però non ha visto la presenza di tutti i consiglieri comunali, ma solo una parte: l’opposizione. Come se il problema fosse di una parte della città e non un fenomeno collettivo.
Mi sarei aspettato una maggiore sensibilità alla luce anche delle dichiarazioni del Sindaco in direzione di una fattiva collaborazione tra maggioranza ed opposizione.
Ah la politica!! Questa politica fatta di presunte appartenenze, fatta da “prendo il voto e scappo”, fatta di piccole e grandi ragnatele di sotto interessi che non hanno nulla a che spartire con il consenso reale.
In questo momento sarebbe bello vedere chi governa la Città e chi sta all’opposizione guidare insieme la giusta protesta e fare le giuste proposte che abbiano una visione immediata e futura per la risoluzione di questo atavico problema.
In tutto questo Caltaqua, in questi giorni, paradossalmente, emette le fatture dei consumi relativi al II° trimestre come dire “piove sul bagnato”; magari piovesse sul bagnato e non in senso metaforico!!
Mi auguro (sic) che Caltaqua abbia, in occasione della fatturazione del III° trimestre ( luglio-settembre), il buon senso di tenere conto del fatto che c’è stato un disservizio nella distribuzione, che spesso non è stato rispettato il calendario.
Sarebbe un rispetto della carta dei servizi e su ciò l’Amministrazione e TUTTO il Consiglio Comunale dovrebbe vigilare.