L’Amministrazione comunale ha consegnato all’ingegnere dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Salvatore Pignataro, di origine nissena, una targa ricordo a nome della città di Caltanissetta in segno di riconoscimento per i risultati conseguiti in ambito professionale.
Nato a Catania il 2 gennaio 1967, ma residente nel capoluogo nisseno fino al ‘93, Salvatore Pignataro, dopo la maturità conseguita al liceo classico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta, la laurea in ingegneria aeronautica presso l’Università degli studi di Palermo e un master di specializzazione in fluidodinamica a Bruxelles, ha iniziato la sua brillante carriera lavorativa nella società Augusta, l’industria italiana di elicotteri, per poi passare all’Agenzia Spaziale Italiana, fino a diventarne responsabile della utilizzazione e delle operazioni legate alla Stazione Spaziale Internazionale, nonché direttore della missione “Futura”.
Accompagnato dai genitori Nicolò e Antonina Leanza, dalla sorella Mariagrazia, dal cognato Maurizio Averna e dagli amici d’infanzia Roberto Morgana, Giuseppe Candura e Riccardo Carli, Salvatore Pignataro è stato accolto a Palazzo del Carmine dal sindaco Giovanni Ruvolo, dalla presidente del Consiglio Comunale Leyla Montagnino e dagli assessori Amedeo Falci e Boris Pastorello che, a nome della città di Caltanissetta, hanno consegnato all’ingegnere aeronautico la targa ricordo.
“Uno degli obiettivi raggiunti dalla Stazione Spaziale Internazionale – ha dichiarato Salvatore Pignataro durante l’incontro con gli amministratori locali – è la collaborazione pacifica tra Paesi molto diversi tra loro, Stati Uniti, Russia, Giappone, Stati europei e Canada, che da vent’anni cooperano nella più grande opera infrastrutturale di ingegneria spaziale del mondo”.
Alla richiesta del sindaco Ruvolo di organizzare altri momenti d’incontro alla presenza di giovani nisseni, in modo da trasmettere questa esperienza alle nuove generazioni, l’ingegnere aeronautico ha risposto che “un altro obiettivo che si è posto la Stazione Spaziale è quello della divulgazione tra le nuove generazioni delle attività del progetto, una cosa che faccio con molto piacere da qualche mese e che farò tutte le volte che se ne presenterà l’occasione”.