Il governo è stato chiaro: gli automobilisti con tagliando scaduto sulle strisce blu non vanno multati. A Caltanissetta, però, gli ausiliari (posteggiatori) non hanno ricevuto nessuna indicazione ufficiale dal Comune. E le sanzioni continuano a fioccare. Gli ausiliari del traffico, in special modo quelli che sono in forze al gestore di piazza Grazia e piazza Marconi, farebbero bene a chiedere chiarimenti ed informarsi come si devono comportare con quegli automobilisti che protraggono la sosta nelle strisce blu oltre il termine per il quale hanno pagato. La disciplina nazionale, come messo nero su bianco dal ministero dei Trasporti, dice: niente sanzione, ma «recupero del dovuto». Chi sfora il tempo di parcheggio non si vede precipitare sulla nuca la tagliola della contravvenzione, ma dovrebbe essere invitato a saldare la differenza tariffaria.
A Caltanissetta di questo nuovo orientamento non c’è traccia. Serve un regolamento comunale che le amministrazioni precedenti ed anche quella attuale non hanno mai prodotto. Eppure è un pezzo di carta che permetterebbe agli automobilisti, già vessati da autovelox, multe pazze etc.., di risparmiare un bel gruzzoletto.
Cosi facendo, emerge una preoccupante confusione, invece, con palese chiarezza affiora una grossa necessità di fare “cassa”. Ormai è storia, questo tipo di soluzione non aiuta il “commercio”, anzi; la logistica di Caltanissetta e gli spazi esigui della viabilità andrebbero a renderla ancora più complicata, soprattutto nei mesi estivi. Poiché, per legge, dove insistono parcheggi a pagamento é anche previsto, nelle zone limitrofe, l’istituzione di spazi adibiti a parcheggio libero, si chiede come l’Amministrazione intende attuare tale disposizione. Un progetto così articolato, parcheggi a pagamento e liberi, lo renderebbe sicuramente più funzionale e meno vessatorio per i cittadini e per i turisti.
Inoltre, invece di proseguire su questa strada, non sarebbe meglio istituire parcheggi gratuiti in aree attigue e dare il via ad un progetto di bike sharing? Sarebbe bello poter lasciare l’auto in un parcheggio e noleggiare, a un prezzo modico, una bici classica o elettrica, che permetta ai visitatori e turisti di poter godere la citta’, si avrebbe un traffico veicolare pesantemente ridotto e un’opportunità commerciale in più; questo è solo un abbozzo d’idea ma di sicuro più incoraggiante.
Anziché perpetrare strade impervie che prima o poi porterebbero a sbattere contro un muro, bisognerebbe invece avere il coraggio di intraprendere, un percorso di coraggio ed innovazione che si concretizzi inaugurando un rapporto nuovo, franco e virtuoso con il cittadino contribuente.
Si potrebbe ad esempio studiare (e sperimentare) la possibilità di concedere un lasso di tempo, che potrebbe essere di 7 giorni, per sanare la differenza tra quanto pagato e quanto utilizzato in termini orari dell’area parcometrata. Solo allo scadere di questo tempo, concesso per regolamentare il «contratto» del parcheggio a pagamento, scatterebbe la sanzione per divieto di sosta. Certo ci sarebbero probabilmente minori entrate e, in particolare nella fase iniziale, diversi problemi organizzativi. Ritengo però che un gesto concreto di avvicinamento delle istituzioni comunali e la semplificazione della vita di decine di migliaia di cittadini valgano molto di più dei soldi incassati con le multe.
rileviamo, inoltre, come la “provata” economia locale non possa subire un ulteriore aggravio perché si intende fare “cassa”. chiediamo che l’Amministrazione per una volta ci ascolti e provi a riflettere su quest’accenno di proposta, ma soprattutto, prima di parlare di strisce blu, si pensi a ripianificare e sistemare, in modo stabile, la viabilità che è a dir poco disastrata.