Il blocco della legge regionale siciliana che avrebbe dovuto garantire un impiego alle donne vittime di violenza rappresenta una beffa intollerabile e una vergogna nazionale. La norma, concepita per offrire un riscatto economico e sociale agli orfani di femminicidio e alle donne sopravvissute a tentati femminicidi è ferma da mesi a causa di presunti problemi di compatibilità con la legislazione nazionale.
“È inaccettabile che burocrazia e lentezze politiche diventino un ostacolo alla protezione delle vittime di violenza. Regione e Governo nazionale devono collaborare immediatamente per superare ogni ostacolo tecnico e rendere la legge operativa. Il tempo delle scuse è finito. Serve un’azione concreta per chi non può più aspettare” – denuncia Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons.
Il Codacons propone l’istituzione immediata di un tavolo tecnico tra Regione e Governo nazionale per superare gli ostacoli normativi e per rivedere il testo della legge, rendendola inclusiva e non discriminatoria. Inoltre, si richiede lo stanziamento di risorse straordinarie per avviare immediatamente il sostegno economico e lavorativo alle vittime di violenza.