“Cibo scadente per l’ospedale”: condannata imprenditrice

SCIACCA – Due anni e sei mesi di reclusione sono stati inflitti ad una imprenditrice, Rocchina Pace, 46 anni, legale rappresentante  di una ditta socia di un consorzio, che ha gestito i servizi di ristorazione all’ospedale “Giovanni Paolo II di Sciacca”. Con la pronuncia della Corte di Cassazione, la condanna della donna diventa definitiva.  L’imputata era chiamata a rispondere di frode in pubbliche forniture e tentata frode nell’esercizio del commercio, perché avrebbe utilizzato cibi di qualità inferiore rispetto agli standard previsti dal contratto di gestione del servizio al presidio ospedaliero saccense. La vicenda risale al 2010.

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