“So che andrò in prigione”. Dopo l’arresto Cesare Battisti sembra ormai rassegnato alla sua carcerazione.
Del terrorista che per trentasette anni è sfuggito alla giustizia italiana che lo ha condannato all’ergastolo per quattro omicidi, sembra essere rimasto poco. Chi lo ha visto nella saletta dell’aeroporto di Ciampino per le procedure di notifica degli atti racconta di averlo visto “quasi come liberato da d un peso”, come racconta l’agenzia Agi. L’ex terrorista ha anche ringraziato la polizia per il trattamento avuto nelle fasi successive all’arresto e per essere stato fornito di abiti più pesanti di quelli che indossava.
Eppure, scendendo dalla scaletta senza manette ai polsi e a testa alta, Battisti “sfoggiava” un ghigno di sfida rivolto alle telecamere. Tanto da irritare Matteo Salvini: “Quel balordo mi sembrava sogghignante nonostante i morti che ha sulle spalle”, si è sfogato il ministro dell’Interno e vicepremier. Ma poi, lontano dagli obiettivi dei fotografi, qualcosa deve essere cambiato. Quella che era sembrata spavalderia si è trasformata in una atteggiamento quasi remissivo. Secondo l’agenzia Adnkronos, anzi, Battisti era molto tranquillo e non ha provato in nessun modo a sfuggire al controllo degli agenti. (trs98.it)